Italia Nostra

Data: 10 Ottobre 2018

Italia Nostra Lamezia Terme, territorio dimenticato

Una delle tante vie di Lamezia Terme in questi giorni. Questa è via Colelli alle ore 17 di giorno 9 ottobre.

Fango dappertutto. Morti e dispersi.

Qualcuno dovrebbe rispondere dell’abbandono del territorio, dei fiumi non puliti, della scarsa manutenzione di strade e cunette. Altre realtà sono prive di strumenti che permettono all’acqua di defluire. Scuole ed interi quartieri sono prive di agibilità e di messa in sicurezza. Le frazioni sono lasciate in balia delle onde. Prive di acqua ed illuminazione, strade dissestate. Bene. Anzi male, malissimo. Chi è responsabile di tutto ciò dovrebbe rendere conto dell’operato.

Le disgrazie non succedono perché un qualche dio vuole colpire la nostra terra.

Sono invece il frutto di un territorio dimenticato. Di opere di messa in sicurezza che non trovano rispondenza. Di progetti che non trovano concretezza.

Italia Nostra Lamezia Terme, come ogni persona ed associazione è vicina al dolore della famiglia per la tragedia che ha sconvolto tutti.

Nello stesso modo continua a lanciare un grido di allarme, rimasto troppo spesso inascoltato, perché non si possa più morire per cause, che sinceramente potrebbero essere evitate.

Il territorio è il bene primario. Va curato e tutelato. Chi dovrebbe farlo e non lo fa commette un reato imperdonabile.

 

Giuseppe Gigliotti – Vice presidente Italia Nostra Calabria 

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy