Italia Nostra

Data: 10 Settembre 2018

Italia Nostra Reggio Calabria a “Pianaecofestival”, il valore della vegetazione spontanea

Un percorso botanico, con le piante spontanee da toccare con mano, gli itinerari paesaggistici , naturalistici e storici del corso “A Passeggio con la storia” e le iniziative culturali intraprese negli ultimi anni,  è stata la vetrina che Italia Nostra sezione di Reggio Calabria ha esposto nello stand allestito all’interno della IV edizione del Pianaecofestival dedicata a “il gusto dei luoghi”  che si è tenuta a Cittanova  all’interno della Villa comunale “C. Ruggiero” per la Direzione artistica di Nuccio Barillà (vai al programma https://www.pianaecofestival.org/il-festival/programma-iv-edizione)

La rassegna, per tre giorni, ha animato la cittadina di Cittanova che, con la sua Villa dalla ricca vegetazione formata da specie arboree di grande pregio botanico, rappresenta una delle principali porte del Parco Nazionale d’Aspromonte; ha offerto l’occasione per il folto pubblico di appassionati , un ampio ventaglio di occasioni di confronto e approfondimento. Si sono tenuti infatti, incontri sui temi dell’ambiente, del “Gusto dei luoghi”, laboratori sui vari aspetti che caratterizzano la cultura dell’ambiente, attraverso mostre fotografiche sulle civiltà scomparse, tavole rotonde, spettacoli musicali e degustazioni di prodotti locali.

Interessante il racconto del “Gusto dei luoghi” di cui è stato protagonista lo scrittore Vito Teti, la conversazione di Domenico Minuto, studioso di storia della Calabria e socio onorario di Italia Nostra al quale hanno partecipato Giorgio Maria Borrelli, zoologo colonnello dei carabinieri forestali, e Domenico Creazzo, vice presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, nell’ambito di una escursione sui piani dello Zomaro.

Il tema dei contratti di fiume riferito a due dei più importanti corsi d’acqua della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il fiume Petrace e la fiumara di Sant’Agata , oggetto di due documentati percorsi di importanza vitale per il territorio, moderato da Nuccio Barillà, alla presenza del sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, ha visto l’intervento del delegato della Città metropolitana Antonino Nucera dei tecnici, Fabio Scionti, Pietro Foti, Caterina Trifilò e Luigi Carbone.

Un tema questo particolarmente caro alla Sezione di Italia Nostra di Reggio Calabria. L’associazione ha, negli anni scorsi a Motta Sant’Agata, condotto una campagna di scavi per riportare alla luce i resti della città medievale e, promosso, a livello regionale, l’emanazione della normativa si “Contratti di fiume” , avendo sempre inteso il Petrace quale centro di una interessante patrimonio di biodiversità che va dalla fauna dell’ampio bacino, a quella delle specie migratorie e alla flora che, dal mare alla montagna, presenta un interessante percorso naturalistico caratterizzato dalla presenza di veri e proprio relitti paleobotanici come la Woodwardia radicans , il Radicchio di scogliera  ed il Garofano delle rupi.

A condurre le due serate dei laboratori botanici sulle piante spontanee e sull’attività di Italia Nostra della Città Metropolitana di Reggio Calabria sono intervenute la presidente Angela Martino, la segretaria Maria Rosaria Fascì ed il consigliere Giuseppe Mazzù.

Particolarmente significativo lo stand che presentava un’ampia rassegna dell’attività della sezione da quella della gestione dei Parchi dei Tauriani e di Griso Laboccetta, a quello degli itinerari culturali e dei corsi nonché i numerosi convegni sui temi che hanno spaziato dalla figura di Umberto Zanotti Bianco, a quella di Paolo Orsi, ai paesaggi della Costa Viola ed ai percorsi naturalistici dell’Aspromonte e le numerose azioni di salvaguardia del patrimonio storico-culturale e paesaggistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Una ricca documentazione di rassegna di stampa sui temi dell’ambiente si è accompagnata all’esposizione di materiale illustrativo della vegetazione spontanea. Sorprendente la partecipazione di persone interessate a conoscere le piante spontanee e le loro prerogative, da quelle commestibili a quelle officinali, da quelle velenose a quelle aromatiche  toccando  ed esplorando i numerosi campioni di piante disposte sul banco espositivo. Una novità questa che è stata apprezzata e che ha segnato un momento di conoscenza importante e reso giustizia a quella categoria di piante solitamente bollata dalla definizione di “erbacce”.

 

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