Messa a dimora di un ulivo simbolo di pace e di rinascita delle ferrovie joniche, ormai dimenticate.
Italia Nostra, Filt-Cgil ed Arci di Crotone hanno voluto celebrare la prima parte della 7° Giornata delle Ferrovie Dimenticate del 2 marzo 2014, indetta da Co.Mo.Do., con un gesto simbolico: la messa a dimora una pianta di ulivo, simbolo della pace, come augurio per la rinascita delle ferrovie joniche, già definite”rami secchi”, nell’auspicio che possano svolgere quanto prima il loro ruolo di servizio pubblico, essenziale per lo sviluppo socio-economico e culturale dell’intera fascia jonica.
Rilanciare la tratta jonica significa anche tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini, facendo prevenzione di incidenti stradali dovuti ad incremento del traffico su gomma sulla pericolosa strada SS106 jonica, diminuendo la quantità di inquinanti nell’atmosfera ed evitando nuovo impatto e cementificazione di suolo.
Significa anche incoraggiare i flussi turistici, attualmente in calo per la difficoltà negli spostamenti anche all’interno della regione, indirizzandoli alla fruizione della linea jonica, una volta che sarà dotata di parco rotabile non obsoleto come l’attuale e che saranno ripresi i collegamenti diretti con il nord.
Senza dimenticare che la storica tratta jonica, costruita tra il 1865 ed il 1875, collega la Sicilia alla Puglia attraversando tre regioni fino al corridoio adriatico, con un percorso parallelo alla linea di costa di una bellezza suggestiva, lungo la quale si alternano paesaggi mutevoli, rilevanti siti archeologici della Magna Grecia, bellissime spiagge dorate, colline ricoperte dalla macchia mediterranea.
La Giornata si è poi conclusa con un convegno-dibattito, vivace e partecipato presso il Dopolavoro Ferroviario di Crotone, nel corso del quale è stato proiettato un interessante documentario sulla situazione passata ed attuale della tratta jonica, curato da Giulio Grilletta, componente del gruppo ferrovie della sezione.
Infine, dopo gli interventi di Teresa Liguori di Italia Nostra, Gaetano Liperoti di FILT-CGIl, Filippo Sestito e Francesco Perri dell’Arci , è stato presentato il documento programmatico per il rilancio delle Ferrovie Joniche a cura delle tre organizzazioni/associazioni. L’ impegno a favore del rilancio delle ferrovie joniche continuerà nel tempo, coinvolgendo associazioni, movimenti , cittadini ed Istituzioni.
Crotone, 5 Marzo 2014
Teresa Liguori
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Per il diritto alla mobilità sulla costa jonica calabrese
Si pubblica il documento di piattaforma programmatica elaborato da Italia Nostra, FiltCGIL e ARCI
La Costituzione Italiana all’art. 16 determina la libertà di circolazione “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”; così come la Carta dei diritti dell’Unione Europea (Art. II-105) in Europa “L’integrazione dello spazio europeo si realizza attraverso il diritto alla mobilità per tutti: i trasporti rivestono in effetti una dimensione sociale e di coesione, grazie alla riduzione delle disparità regionali, alla rottura dell’isolamento e all’accesso alla mobilità per le persone con disabilità”. In Calabria, in particolare sulla costa Jonica calabrese, il diritto alla mobilità pubblica viene disatteso ormai da anni. La linea ferroviaria Jonica, che collega la Sicilia alla Puglia, partendo da Reggio Calabria fino a Taranto per 472 km, è in buona parte non ancora elettrificata (da Melito Porto Salvo a Sibari) ed a binario unico. Il materiale rotabile è scarso ed obsoleto. Sono stati soppressi i treni diretti a lunga percorrenza: resta soltanto un treno, spacciato per intercity, mentre in realtà è un regionale di vecchia generazione, con cambio a Taranto, che collega la fascia Jonica al resto del Paese) ed ora, come se non bastasse, si assiste allo smantellamento di binari, di scambi, di carrozze, alla chiusura di depositi e finanche di stazioni.
Questa è la triste conseguenza delle scelte scellerate di Trenitalia e Rete Ferrovie dello Stato, che affrontano la tematica dei trasporti come mera ragione di mercato, calpestando il diritto costituzionale che tutti i cittadini italiani hanno di spostarsi e di viaggiare, ignorando volutamente che i trasporti sono un servizio pubblico e le ferrovie un BENE COMUNE… (continua a leggere)
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Approfondimenti sulla Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate (del 2 marzo 2014):
Leggi una prima rassegna stampa dell’evento (clicca qui)