Contraddizioni tra le direttive europee e la politica nazionale dei trasporti pubblici
Le direttive dell’Unione Europea in materia di trasporti pubblici sono molto chiare: esse invitano i Paesi comunitari ad impegnarsi per favorire il traffico merci e passeggeri via mare, con le autostrade del mare, e su rotaie, con il potenziamento delle linee ferroviarie. Si nota una palese contraddizione tra queste direttive e la politica delle infrastrutture attuata in Italia negli ultimi anni. Mentre le istituzioni pubbliche sono generalmente favorevoli alla costruzione della TAV in Val di Susa e le popolazioni contrarie, nelle regioni meridionali il ministero delle Infrastrutture non esercita il suo potere di intervento su Trenitalia, consentendo che vaste aree del Paese vengano private del diritto di fruire di un servizio pubblico di trasporto alternativo all’uso delle automobili. Se Trenitalia ha deciso di investire risorse solo sull’alta velocità, abbandonando nell’isolamento una parte del territorio nazionale, nulla vieta che una diversa gestione, pubblica o privata che sia, le si affianchi in un regime di libera concorrenza. Concorrenza auspicata dall’Europa e percepita dal governo con le sue pur timide proposte di liberalizzazioni.
Italia Nostra propone pertanto che la linea ferroviaria jonica sia affidata ad una diversa gestione, più efficiente di quella attuale, finalizzata ad un effettivo servizio pubblico a favore dei cittadini. In altre realtà sono già operative delle società nel trasporto ferroviario locale in regime di concorrenza con Trenitalia. In Calabria non mancano le professionalità e le competenze di manager, tecnici e di manodopera nel settore ferroviario, come ad esempio nell’Ente Ferrovie della Calabria, attualmente in grave difficoltà.
Si tratta di seguire un percorso non facile ma che potrebbe portare a dei risultati positivi per i cittadini-utenti-non clienti, incoraggiati a privilegiare ed utilizzare il trasporto ferroviario e per quei lavoratori delle ferrovie che, attualmente, non sono utilizzati secondo le loro competenze. Perché le ferrovie joniche non siano considerate più rami secchi ma fioriti.
Teresa Liguori
Consigliera nazionale Italia Nostra
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Leggi la principale rassegna stampa:
da “Il Crotonese” (del 24.03.2012)
da “Il Crotonese” (del 22.03.2012)
da “Il Quotidiano della Calabria – Ed. Catanzaro e Crotone” (del 21.03.2012)
da “Il Giornale di Calabria” (del 21.03.2012)
da “Calabria Ora – Ed. Cosenza e Provincia” (del 21.03.2012)
da “Gazzetta del Sud – Ed. Crotone” (del 18.03.2012)
da “Il Quotidiano della Calabria” (del 18.03.2012)
da “Calabria Ora – Ed. Catanzaro” (del 17.03.2012)
da “Gazzetta del Sud – Ed. Crotone” (del 17.03.2012)
da “Il Crotonese” (del 17.03.2012)
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Per approfondimenti:
Comunicato del 16 marzo 2012
Dopo che l’Unione Europea prima ed il governo Monti poi hanno deliberato che la costruzione del Ponte sullo Stretto non è opera prioritaria, apprendiamo che la Società dello Stretto è stata ri-finanziata con 61 milioni di euro. In questi tempi di recessione economica e di pesanti sacrifici da parte dei cittadini questa notizia lascia l’amaro in bocca. Italia Nostra ritiene che ben altre siano le opere pubbliche da finanziare per mitigare, almeno in parte, le pesanti carenze infrastrutturali, mai risolte, che hanno contribuito a bloccare lo sviluppo economico-sociale della Calabria… (leggi tutto il comunicato)
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Comunicato stampa della conferenza tenutasi il 17 marzo
Italia Nostra, in collaborazione con il Dopolavoro Ferroviario di Crotone, organizza una conferenza stampa che si terrà nei locali del Dopolavoro Ferroviario, via Spiagge delle Forche a Crotone
SABATO 17 MARZO ALLE ORE 10.30
Sarà presentato il programma della V Giornata delle Ferrovie Dimenticate del 22 Aprile 2012 con la proposta di potenziamento e di fruizione delle antiche linee ferroviarie joniche, per la mobilità regionale e per viaggi d’istruzione/visite guidate nei siti archeologici e nelle città d’arte del litorale jonico.
Con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali del Settore Ferroviario ci si confronterà con proposte concrete sul potenziamento delle linee ferrate, attualmente ridotte a linee secondarie, a causa di una inaccettabile politica dei trasporti che ha portato a tagli negli investimenti nel settore ferroviario, con conseguenti tagli da parte di Trenitalia dei collegamenti con il nord Italia, perdita di posti di lavoro e con il mancato diritto dei cittadini ad una mobilità sostenibile, non impattante, alternativa all’uso dell’automobile.
Prima che le Ferrovie Joniche, Bene Comune, diventino binario morto.
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PROGRAMMA DI MASSIMA DELLA V GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE
Ore 9 circa: Stazione Ferroviaria di Crotone
Partenza da Crotone verso Sibari per un itinerario culturale-storico-archeologico nel nome di George Gissing lo scrittore-viaggiatore inglese che aveva percorso in treno la tratta Taranto-Metaponto- Sibari-Crotone-Squillace –ReggioC.-nel1897
Ore 11: Stazione Ferroviaria di Sibari
Posa di una Targa di marmo a ricordo del transito dello scrittore inglese George Gissing dalla stazione di Sibari. Lettura di un brano del libro”Sulle Rive dello Jonio”
Ore 12: Partenza per la stazione ferroviaria di Trebisacce
Ore 15: incontro-tavola rotonda
“Proposte concrete per il potenziamento ed una migliore fruizione della linea ferroviaria jonica*da Taranto a Reggio Calabria”.
Dopo i continui tagli alle infrastrutture ferroviare la situazione dei collegamenti è peggiorata: in Calabria siamo ritornati nelle stesse condizioni della fine dell’800, quando lo scrittore inglese George Gissing, come altri illustri viaggiatori del Grand Tour, aveva percorso i luoghi-simbolo della civiltà magno-greca, da Taranto a Metaponto, a Sibari, a Crotone, a Squillace fino a ReggioCalabria, descrivendo sapientemente questo itinerario nel libro “Sulle Rive dello Jonio”.
La proposta di Italia Nostra è che le tre regioni, Puglia, Basilicata, Calabria siano collegate da un treno navetta, intitolato allo scrittore, così da incrementare i collegamenti, oggi molto difficili, tra Taranto, Metaponto, Sibari, Crotone, Squillace, Reggio Calabria, città unite dalla comune appartenenza alla Magna Grecia oltre che siti archeologici di chiara fama.
Le linee ferroviarie joniche, ormai quasi dismesse, potrebbero diventare in tal modo veicolo attrattore di turismo culturale comprensivo dei viaggi d’istruzione organizzati dalle scuole e/o da associazioni e gruppi di cittadini.
Ore 18.30 circa: partenza dalla stazione ferroviaria di Trebisacce per Crotone
In collaborazione con: il Dopolavoro Ferroviario di Crotone, la sezione di Trebisacce ed il Consiglio Regionale Italia Nostra.