Italia Nostra

Data: 15 Giugno 2018

Salviamo i pini secolari dell’antica villa comunale di Altilia

Invitata a partecipare ad un incontro con gli Amministratori Comunali ed il comitato di cittadini di Altilia, la presidente della sezione crotonese  esprime viva  contrarietà alla decisione dell’Amministrazione di S.Severina di procedere all’ abbattimento di 17 alberi secolari di pini domestici (Pinus Pinea) nella Villa Comunale di Altilia, un ridente borgo che domina la Valle del fiume Neto.

L’associazione era intervenuta sin dai primi di febbraio scorso rispondendo all’appello lanciato da un comitato di cittadini impegnati a salvare gli alberi secolari della Villa rimasti in piedi  dopo che una forte  tempesta di vento  avvenuta il 19 gennaio u.s. aveva sradicato  molte alberature di pino domestico provocando uno danno gravissimo al rilevante patrimonio arboreo del giardino.

A seguito di un sopralluogo insieme agli amministratori ed ai rappresentanti del comitato,  contrari all’ abbattimento programmato, in parte già eseguito su ben sei esemplari di pini, la rappresentante dell’associazione ritiene che tali maestose alberature possono e devono essere salvate, utilizzando dei metodi di stabilizzazione degli alberi atti a scongiurare questi tagli.

L’Associazione chiede pertanto che sia sospesa nell’immediato l’ordinanza di abbattimento delle alberature e  che siano messe in atto le proposte “alternative “ al taglio- ormai sempre più diffuse e praticate- che contemplano la messa in sicurezza  delle alberature secolari e  la tutela dell’incolumità degli abitanti delle case vicine.

Con queste tecniche innovative sarebbe salvaguardata la biodiversità del patrimonio storico ed arboreo della Villa, una volta giardino pensile rinascimentale dei monaci cistercensi che vivevano nell’antico Monastero Calabro-Maria ovvero di S.Maria di Altilia, fondato dal vescovo Policromio nel 1099.

Per questo motivo, Italia Nostra chiede all’Amministrazione Comunale di S.Severina che siano censite le alberature presenti nella Villa, come prescritto dal ddl. 23 ottobre 2014 del Ministero Politiche Agricole e Forestali così da poter procedere ad un adeguato progetto di manutenzione straordinaria di cui il giardino ha urgente bisogno.

Di tale giardino storico e dell’area limitrofa denominata Le Serre  l ‘Associazione  presenterà la richiesta al MiBACT per l‘apposizione del vincolo come area archeologica, essendo stati ritrovati nei decenni passati reperti di un insediamento fortificato con funzione di vedetta e di controllo della bassa valle del Neto.

Teresa Liguori – presidente sezione di Crotone

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