Italia Nostra

Data: 5 Novembre 2018

Sant’Adriano di San Demetrio Corone (Cosenza): segnalazione per la Lista Rossa

Indirizzo/Località: Via Dante Alighieri – San Demetrio Corone (Cosenza).

Tipologia generale: edificio di culto

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: uno di quei pochi esempi di chiese basiliano–normanne in Calabria

Epoca di costruzione: sec. X

Uso attuale: si accede alla chiesa solo di domenica durante la celebrazione della messa

Uso storico: pur avendo perduto parte della sua struttura architettonica originaria, costituisce ancora un documento prezioso di storia e di arte meritevole di attenzione, mantenendo sovrapposizioni di linguaggi e messaggi stilistici differenti che esibiscono una raffinata eleganza

Condizione giuridica: pubblica

Segnalazione: del 11 settembre 2018 – segnalazione della Sezione di Cosenza di Italia Nostra – cosenza@italianostra.org

Motivazione della scelta“Verso il mezzo dell’ampia cerchia di colli, cingenti come immenso scenario la destra del Crati, e che dalla magnifica storica piana salgono gradatamente sino a diventare colla Serra Lunga e colla Crista d’Acri montagne d’oltre mille metri, si erge una strana conica collina, il Monte Santo (a. m. 620), da cui si spiega un imponente panorama, racchiuso a nord dalle creste del  Pollino e del Dolcedorme, aperto a levante nell’ampia bocca del luccicante Jonio, conterminato a ponente dai monti, che scendono quasi precipiti al Tirreno. Panorama di infinita bellezza e di grandi memorie storiche, le quali ci riconducono alla misteriosa opulenta Sibari, alla elegante Turio, fino ai rudi tempi dei Basiliani e di San Nilo….” Paolo Orsi (Le Chiese Basiliane della Calabria, Firenze 1929).

Sant’Adriano è uno di quei pochi esempi di chiese basiliano–normanne in Calabria che pur avendo perduto parte della sua struttura architettonica originaria, costituisce ancora un documento prezioso di storia e di arte meritevole di attenzione, mantenendo sovrapposizioni di linguaggi e messaggi stilistici differenti che esibiscono una raffinata eleganza.

La chiesa nacque come cenobio ai piedi di una montagnola, detta Montesanto, poco distante dal centro abitato di San Demetrio Corone, in un breve declivio dei colli circostanti. Venne edificata accanto ad un rustico sacello, un oratorio dedicato a due Santi coniugi di origine asiatica, Adriano e Natalìa. Le origini della chiesa si fanno convenientemente risalire agli anni 950 – 955.

Per via della chiusura del portale principale nel 1856 l’accesso alla Chiesa è dato da due ingressi laterali, quello principale sotto il campanile e l’altro, denominato Porta dei Monaci, che consentiva l’accesso alla Chiesa dei monaci dall’attiguo Collegio italo-albanese con stipiti in marmo e due mascheroni in pietra. All’interno le 3 navate sono a copertura lignea e 4 arcate fiancheggiano la navata centrale sorrette da colonne antiche e da pilastri di fabbrica.

Le pareti sono affrescate con raffigurazioni di Santi databili tra il XII e il XIII secolo. Nell’abside è visibile una scena di un più ampio ciclo, la Presentazione di Maria al Tempio mentre in fondo alla navata centrale è collocata una cupola barocca dove è raffigurato il Creatore con Santi monaci, Suore e San Nilo in preghiera davanti al Cristo in Croce e la mano destra protesa nell’atto di benedirlo.

L’autentico capolavoro della Chiesa di Sant’Adriano è il pavimento (realizzato tra il XII e il XII sec.) parte in opus sectile e parte in mosaico.

Si accede alla chiesa solo di domenica durante la celebrazione della messa.

“Così come è oggi ridotta, la chiesa, scossa dai terremoti, deformata ed alterata, radicalmente rimaneggiata nelle absidi e nella cupola, ha perduto gran parte del suo valore architettonico. Si impongono frattanto urgenti provvedimenti per consolidare il cospicuo pavimento; e con lavori certo costosissimi si potrebbe forse tentare il ripristino della facciata, rimettendo la porta colle nobili membrature marmoree, ora accatastate in un angolo della chiesa” – Paolo Orsi (Le Chiese Basiliane della Calabria, Firenze 1929)

A quasi un secolo di distanza le considerazioni di Paolo Orsi rimangono ancora attuali!

RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI

  1. Orsi (Le Chiese Basiliane della Calabria, Firenze 1929)
  2. Orsi, Chiese Niliane I. La Chiesa di Sant’Adriano a San Demetrio Corone (CS), “Bollettino d’Arte del Ministero della Pubblica Istruzione”, I, fasc. 2-3, 1921, pp. 67 – 124.
  3. Capalbo, La chiesa di Sant’Adriano e la grotta di San Nilo, Paola 1922.
  4. Capalbo, Il Sant’Adriano di San Vitale da Castronuovo è lo stesso di quello di San Nilo da Rossano?, “Calabria Vera”, 4, 1923, pp. 254 – 257.
  5. Capalbo, La Badia di Sant’Adriano nel periodo Normanno, “Calabria Vera”, 5, 1924, pp. 6 – 9.
  6. Frangipane, Sant’Adriano a San Demetrio Corone, “Calabria Vera”, 2, 1925.
  7. Diehl, Chiese bizantine e normanne in Calabria. “Archivio Storico per la Calabria e la Lucania”, I, 1931, pp. 141-150.
  8. Bottari, Chiese Basiliane della Sicilia e della Calabria, Messina 1939.

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