PROPOSTA DI ITALIA NOSTRA E GRUPPO ARCHEOLOGICO KROTONIATE AL COMUNE DI CROTONE L’INSERIMENTO DELLE ARMI IMPERIALE E VICEREALE E DEL BASTIONE SAN GIACOMO NELLA LISTA DELL’ARTBONUS
Nel mese di dicembre 2013 le associazioni Italia Nostra, Gruppo Archeologico e Società Dante Alighieri di Crotone avevano lanciato un appello alle Istituzioni nazionali e locali a difesa delle Armi imperiale e vicereale, bassorilievo in pietra arenaria del XVI secolo, soggetto alle ingiurie del tempo ed all’incuria degli uomini, fortemente a rischio: per questo motivo, inserito anche nella Lista Rossa di Italia Nostra insieme all’ex Convento dei Cappuccini.
Tale monumento scultoreo, tra i più rilevanti del meridione d’Italia, fu inserito nella cortina del baluardo Don Pedro, che guarda verso la porta di terra della città, nel 1547, dopo infinite peripezie, ed i lavori furono eseguiti insieme alla riqualificazione della cinta muraria, “grande opera” che durò ben dieci anni. Il progettista delle fortificazioni, Giangiacomo Della Caia, il più importante ingegnere militare dell’epoca, fece apporre altri stemmi anche a Capua ed a Lecce- dove sono ben conservati e fruiti dai cittadini, mentre a Crotone non è consentito dato che gran parte delle mura sono utilizzate dai privati.
Nonostante le numerose ed autorevoli sollecitazioni, tra cui quelle dell’ex Direttore generale Archeologia, Gino Famiglietti, il quale ”chiedeva agli Uffici in indirizzo di valutare la possibilità di intervento urgente di restauro sia per gli Stemmi, il Bastione e le mura di cinta, vincolati ai sensi dell’art.10 D. L 42/2004 “ e poi del Prefetto dell’epoca, Maria Tirone, nessun intervento di consolidamento e di restauro conservativo è stato mai programmato dal Comune di Crotone, cui spetta la custodia e la manutenzione di tale rilevante bene storico-culturale, vincolato come le Mura, e che dovrebbero appartenere al demanio pubblico.
A questo punto, le associazioni Italia Nostra e Gruppo Archeologico Krotoniate, preoccupate per le condizioni sempre più precarie in cui versano in particolare il Bastione S.Giacomo del Castello e le Armi del Bastione don Pedro della Cinta Muraria, chiedono al Comune di attivare al più presto la piattaforma dell’Artbonus, misura agevolativa per incentivare le donazioni (mecenatismo) di cittadini/imprese a sostegno della cultura e dello spettacolo, misura introdotta dall’art.1 dal D.L.n. 83/2014, poi resa permanente dalla legge di stabilità 2016, che consente al donatore (persona fisica o giuridica) di godere di un regime fiscale agevolato nella misura di un credito di imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate a partire dal 2014.
Purtroppo, l’Artbonus non ha trovato nella nostra regione un favore degno delle sue condivisibili finalità, tant’è che, scorrendo la lista degli interventi previsti in Calabria, questi risultano molto ridotti (solo 10) rispetto al gran numero di beni culturali pubblici esistenti nel territorio, spesso in condizioni assai precarie. Al contrario di quanto avviene nelle regioni centro- settentrionali, nelle quali la piattaforma ha trovato ampio consenso da parte di cittadini e di imprese, grazie anche al coinvolgimento delle Istituzioni.
Sempre più convinti che l’Artbonus sia la strada da percorrere per salvare dal degrado tanti beni culturali a rischio, Italia Nostra e GAK chiedono al Comune di programmare dei progetti per il consolidamento ed il restauro conservativo del Baluardo S.Giacomo del Castello e del Baluardo don Pedro con le Armi, in modo da inserirli nella lista dell’Art Bonus per la Calabria.
I cittadini (ciascuno secondo le proprie disponibilità) avranno così l’opportunità di fare generosamente e responsabilmente la loro parte per salvare dal degrado un patrimonio storico-artistico-architettonico di immenso valore, appartenente alla memoria collettiva, stimolando altresì le Istituzioni a mobilitarsi per tale fine. Crotone, 2 Aprile 2017
Teresa Liguori Collegio nazionale probiviri Italia Nostra
Vincenzo Fabiani Direttore Gruppo Archeologico Krotoniate