Le mareggiate riversano sulle spiagge del Tirreno Cosentino tonnellate e tonnellate di rifiuti. La gran parte è costituita da plastica, una forma ormai diffusa di inquinamento che affligge i nostri mari e le specie che in essi vivono. Nel Tirreno il 95% dei rifiuti galleggianti infatti è costituito da plastica, e tantissime specie sono vittime di ingestione da plastica e tra queste pesci, uccelli marini, mammiferi marini e tutte le specie di tartarughe.
I rifiuti spiaggiati lungo le nostre coste, oltre a insozzare e deturpare le nostre spiagge, se non tempestivamente raccolti e portati in discarica, finiranno di nuovo in mare, risucchiati da altre mareggiate, o trasportati dal vento e lì continueranno a svolgere la loro azione distruttiva che è diventata in questi anni una vera e propria emergenza che ci riguarda e ci coinvolge tutti direttamente e per la quale abbiamo il dovere di farcene carico.
Sono necessarie dunque delle buone pratiche che riducano il più possibile la presenza di plastica in mare e quale occasione migliore che approfittare dei momenti quando il mare stesso espelle da sé tutti questi rifiuti?
Per ottenere risultati apprezzabili, oltre alle attività che già moltissime associazioni svolgono per la pulizia delle spiagge, è necessaria un’azione ben diffusa e strutturata su tutta la fascia costiera cosentina.
Sappiano che la gran parte dei comuni non può spesso assumersi direttamente con proprio personale l’onere di un tale intervento seppur di grande valenza ambientale e sociale.
Lo strumento che potrebbe essere attivato da tutti i comuni costieri a costo quasi zero è quello dei PUC (Progetti Utili alla Collettività nel settore ambientale). Ne abbiamo tanti di questi esempi già attivati in altre realtà. Infatti nell’ambito dei patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla Collettività nel comune di residenza. I comuni singoli o associati, anche in collaborazione con il Terzo Settore, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio di tali progetti che sono anche un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività.
Per tutte queste ragioni, l’Alleanza delle Associazioni e dei Comitati “Salviamo il Nostro Mare”, ha chiesto in data 6 dicembre 2020 a tutti i comuni costieri di prendere in seria considerazione la nostra proposta, di attivare quando possibile tali Progetti dai quali il mare e le nostre spiagge ne potranno beneficiare grandemente, restando a disposizione per qualsiasi forma di apporto e collaborazione per la loro attivazione e riuscita.
L’Alleanza delle Associazioni e dei Comitati “Salviamo il Nostro Mare “.
(Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino, Legambiente Riviera dei Cedri, Wwf Calabria Citra, Coordinamento LIPU Calabria, Comitato Difesa Ambiente Diamante Cirella, Associazione Culturale e Agricola Artemis di Grisolia, Associazione MillennialsArts di San Lucido, Comitato Torremezzo Bene Comune, Comitato Ambientale Presilano, VAS Tirreno Cosentino/Costa Bruzia (Associazione Verdi Ambiente e Società) – Paola, Mare Pulito – Salviamo il Tirreno cosentino, I Giardini di Eva, Calabria Nuova Grisolia, MEDiterranean MEDIA, Movimento Agorà di Grisolia, Casa dei Diritti di Cosenza, Assemblea sui Beni Comuni di Rende, Fiab Cosenza ciclabile e ambiente, Collettivo La Mongolfiera, Associazione Amici di San Nicola Arcella, Associazione Calabria Nuova di Grisolia, Costa Nostra, Come può uno scoglio arginare il mare, MillennialsArts, Fata Morgana.)