Italia Nostra

Data: 19 Febbraio 2019

Sito di Interesse Comunitario Valle del Fiume Lao in Calabria: tutela o degrado ambientale?

Il Fiume Lao è utilizzato per un’ampia discarica di rifiuti di ogni genere: questa è la sconsolante realtà  che riguarda questa preziosa ed estesa area naturalistica.

E’ bene ricordare che il Lao è un fiume a corso perenne del versante tirrenico della Calabria.

Lungo oltre 50 km, nasce in Basilicata nel Parco Nazionale del Pollino. Nel territorio lucano ha la denominazione di fiume Mercure e percorre la parte centro-meridionale della valle del Mercure.

Entrato in territorio calabrese presso i centri di Laino Borgo e Laino Castello  muta  il nome in Lao. Da questo punto, copioso di acque tutto l’anno, entra in una gola scorrendo estremamente incassato per svariati chilometri. Attraversa il territorio del comune di Papasidero per circa 15 chilometri. Giunto nei pressi di Orsomarso riceve da sinistra il fiume Argentino, suo principale tributario, ed esce dal tratto ingolato allargandosi notevolmente nel proprio alveo, dove si dirama a mo’ di delta in svariati bracci secondari per sfociare nel Tirreno nel territorio del comune di Scalea.

Pur avendo un regime spiccatamente torrentizio con notevolissime variazioni di portata (specialmente in autunno quando può dar luogo a piene imponenti), il Lao si distingue nettamente dagli altri corsi d’acqua della regione per la copiosità delle sue portate medie  e minime e ciò grazie alla notevole impermeabilità di gran parte del suo bacino.

Proprio per queste sue caratteristiche peculiari ed anche per la purezza delle sue acque e la lunghezza del suo tratto ingolato, il fiume è una meta frequentata dagli appassionati di rafting e canoa.

Il Lao  dà il nome alla Riserva naturale Valle del Fiume Lao, nel comune di Papasidero, istituita nel 1987 all’interno del Parco Nazionale del Pollino ed inoltre e fino alla foce è  Sito di Interesse Comunitario ore Zona Speciale di Conservazione per la straordinaria presenza di Habitat e specie.

Dunque il Fiume Lao è un sito di grande importanza naturalistica oltre che economica per le attività turistiche presenti a monte (Rafting, Canoa) e sulla costa e come tale meritava e merita  di essere preservato e tutelato. Dalla qualità delle sue acque dipendono anche quelle del mare. Tutto ciò avviene?

Allarmati da pressanti segnalazioni per la presenza di rifiuti,  alcuni volontari della Sezione Alto Tirreno  di Italia Nostra si sono recati  sulla sponda Sud del Fiume Lao nei pressi  dell’omonimo ponte attraversato dalla Strada Provinciale . Ciò che si pensava di trovare ha superato di gran lunga ogni pessimistica previsione. Già dalla strada sterrata realizzata sull’argine e lungo le stradine che scendono fin dentro il letto del fiume si intravedono numerosi  depositi di rifiuti di natura eterogenea,  disseminati in una vasta area: una quantità enorme di materassi, cumuli di copertoni, di componenti di autovetture, di vetri, di scarti di attività edile, sacchi neri, e tutta un’altra serie di rifiuti, come documentato dalle allegate foto, e perfino il ricovero di un animale, forse un cane, con dentro la carcassa nauseabonda dello stesso.

Si ha la netta impressione che tale ampia area all’interno del letto del fiume sia stata utilizzata  già da tempo  come  discarica   ed i rifiuti oltre che bruciati, come si evince da alcune tracce sul posto , in alcuni punti sono stati trascinati a valle e in mare, travolti e sospinti dalle piene imponenti autunnali.

Italia Nostra esprime la più grande preoccupazione per lo stato di degrado registrato, chiede maggiore  attenzione per la salvaguardia e la tutela del fiume, il rispetto  della misure di conservazione e l’eventuale adeguamento delle stesse in relazione alla problematica esposta. Chiede nello specifico alle Autorità competenti già informate:

  1. Che venga predisposto un sopralluogo congiunto tra tutte le Autorità ed Amministrazioni interessate per verificare e costatare quanto segnalato;
  2. Che i rifiuti presenti nell’area vengano classificati ed ispezionati anche al fine di risalire agli autori da eventuali indizi presenti;
  3. Che vengano avviati al più presto gli adempimenti di competenza relativi alla rimozione e smaltimento dei rifiuti anche al fine di evitare che eventuali piene possano trasportare i rifiuti in mare;
  4. Che successivamente alla rimozione completa dei rifiuti si proceda ad un eventuale campionamento della matrice suolo per verificare se i siti nei quali sono stati depositati i rifiuti siano eventualmente contaminati;
  5. Che vengano chiusi tutti gli accessi che portano nel letto del fiume al fine di impedire ulteriori e nuovi depositi di rifiuti;
  6. Che l’accesso alla strada sterrata realizzata sull’argine del fiume sia video sorvegliato;
  7. Che, infine, venga ispezionato il letto del fiume Lao in corrispondenza di eventuali stradine di accesso per verificare la presenza di ulteriori depositi di rifiuti.

Nonostante la necessità di una costante attenzione all’integrità del territorio, nonostante gli sforzi che vengono profusi per promuovere le peculiarità paesaggistiche ed ambientali dell’Alto Tirreno Cosentino  anche per le ricadute  da  un punto di vista turistico, c’è ancora chi decide irresponsabilmente  di abbandonare rifiuti nell’ambiente vanificando parte di tali sforzi e commettendo un atto illegale.

Certamente molto ancora deve essere fatto per  sensibilizzare i cittadini  sull’importanza della tutela e il rispetto dell’ambiente, ma tutto questo non può giustificare la mancanza di corretti comportamenti per cui si rende necessaria una straordinaria ed attiva opera di vigilanza portata avanti da tutti.

L’ambiente dei fiumi è prezioso e delicato anche perché il flusso stesso delle acque può trasportare lontano i problemi che sorgono in una parte del fiume, mettendo in crisi in ogni caso altri ecosistemi spesso molto lontani: per esempio le coste, il mare.

Se i nostri fiumi, dunque,  vengono inquinati   il danno si manifesta a valle  ed a valle  vi è il mare che costituisce l’unica vera risorsa del Territorio dell’Alto Tirreno Cosentino.

Italia Nostra, intende  promuovere, come ha già fatto, l’intervento dei poteri pubblici allo scopo di evitare le manomissioni del patrimonio  ambientale  e di assicurarne il corretto uso e l’adeguata fruizione. Con l’apporto dei suoi soci volontari e di quello di singoli cittadini continuerà questa attività a tutela dell’ambiente e del territorio.

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino

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