Italia Nostra

Data: 16 Maggio 2014

Crescent: un appello al Ministro Franceschini

Pubblichiamo l’appello inviato al Ministro On.le Dario Franceschini riguardante il Crescent di Salerno pratito il 15 maggio 2014 a firma di: Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Paolo Maddalena, Paolo Baldeschi, Mario De Cunzo, Franco Arminio, Vittorio Cogliati Dezza, Alex Zanotelli, Fulco Pratesi, Marisa Cagliostro, Rino Mele, Maria Pia Guermandi. Francesco Caglioti, Luisa Calimani, Teresa Cannarozzo, Eva Cantarella, Elio Garzillo, Giuliana Sgrena, Giuseppe Cantillo, Antonello Caporale, Maria Rosa Cittadini, Pier Luigi Cervellati, Benedetta Craveri, Isaia Sales, Giorgio Todde, Emilio D’Agostino, Oreste De Divitiis, Paolo Berdini, Luigi De Falco, Vezio De Lucia, Grazia Francescato, Giuseppe Acocella, Andrea G. Pinketts, Paolo Centola, Maria Cristina Gibelli, Marina Miraglia, Giovanna Cantarella, Giuseppe Onufrio, Maurizio Pallante, Marco Parini, Bianca Maria Ranzi, Sandro Roggio, Edoardo Salzano, Sergio Brenna, Marco Travaglio, Raffaella Di Leo, Carla Cioffi.

Signor Ministro,

la vasta area marittima di Santa Teresa, situata tra il lungomare ed il centro storico di Salerno, è stata interessata da un intervento speculativo di enormi proporzioni che, piegando alla logica del profitto beni e peculiarità che mai dovrebbero soggiacervi, ha già determinato gravissimi danni al patrimonio tutelato.

L’area, già appartenente al Demanio Marittimo, è sottoposta a numerosi vincoli conservativi tra cui – per quanto di interesse del Suo Dicastero – a tutte le disposizioni della parte terza del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto compresa nei 300 metri dalla battigia e perché ricadente nella fascia di 150 metri dal torrente Fusandola.

Ma il rilevante interesse del luogo non è riconducibile soltanto alla presenza di beni individuati morfologicamente dal Codice. L’ambito – dal quale è possibile ammirare altri siti oggetto di tutela, tra cui la costa d’Amalfi (patrimonio Unesco), il colle Bonadies, ecc. – costituisce, infatti, l’inizio dello storico lungomare cittadino, vero punto di snodo tra la palazzata novecentesca, il Teatro Verdi, la Villa Comunale ed il mare… (continua a leggere l’appello)

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Leggi l’articolo dal Corriere del Mezzogiorno (del 22.05.2014):

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