Italia Nostra

Data: 23 Ottobre 2019

Denuncia di Italia Nostra: “Cilento cementificato”

Ho appreso dalla stampa che la Regione Campania ha avviato un masterplan in funzione del centro direzionale di Vallo della Lucania con l’adesione di 23 Comuni, e dell’Ente Parco nazionale. Esso comporterà la realizzazione di una “città unica del verde”, che consentirà “lo snodo logistico per raggiungere tutti gli altri comuni del territorio”. La domanda che si pone Italia Nostra al riguardo è: quale coerenza del masterplan, che si pone nel contempo “l’obiettivo di costruire un’offerta turistica

complessa di tipo naturalistico, sportivo escursionistico, gastronomico, incentivando la diffusione… dei flussi turistici estivi gravitanti verso la costa… turismi che combinano manutenzione della natura e innovazione tecnologica”. Ora rimango perplesso. Alcuni Comuni si sono già prontamente mossi in tale nefasta prospettiva. A Pisciotta, famosa per gli ulivi, il Comune ha già redatto un Piano urbanistico comunale che prevede tra alberghi e bed and breakfast da edificare 600 posti letto, proprio abbattendo gli uliveti. Inoltre è consentito l’ampliamento di oltre il 20% dei villaggi turistici e di trenta residenze private. Secondo Italia Nostra regionale il Piano comunale darebbe il via libera a circa 70.000 metri cubi di cemento. Tutto ciò in dispregio del Piano territoriale della Regione –che nel frattempo vara la “città unica verde” – senza prendere posizione nei confronti del Mibac che in questi giorni può bypassare il vincolo di inedificabilità delle aree agricole tutelate anche dal Parco nazionale dell’Unesco. Altro che addio al consumo di suolo di cui spesso sentiamo cianciare gli urbanisti dell’amministrazione pubblica. Non basta però una segnalazione.

Siamo di fronte a uno scandalo regionale: nella vicina Palinuro il Comune ha a sua volta votato un Piano urbanistico, che prevede nuove cementificazioni edilizie per ben 125.787 metri cubi: nuovi alberghi, villaggi, campeggi, edilizia residenziale. La Regione intanto realizza la “città unica del verde”!. Il problema dell’abusivismo dilagante mette in mostra uno degli aspetti più caratteristici del malgoverno italiano, in cui inefficienza e assenteismo delle istituzioni e basso civismo degli italiani, specialmente se si è vicini alla campagna elettorale, si

sommano a formare quella zona grigia della vita nazionale, dove mancanza di certezza del diritto e illegalità diffusa fanno tutt’uno. Resta il fatto che l’Italia -paese europeo dotato di un patrimonio culturale, artistico e naturale in assoluto inconfrontabile al mondo – una organica politica ambientale, rigorosamente necessaria, non ha mai mostrato di volerla istituire e rendere efficace. E la Campania è la regione che più è stata sfregiata dagli abusi edilizi. Una valanga di cemento: si contano in oltre 60.000 le demolizioni da effettuare. Anzi, come dimostrano i casi di Pisciotta e Palinuro, l’azione della Regione risulta più incontrollata e selvaggia nei luoghi di più alto pregio ambientale. Non resta che sperare che il ministro Franceschini abbia ancora funzionari al Mibac all’altezza dell’ex direttore generale Frassinetti. Oppure mobiliteremo l’opinione pubblica campana e italiana.

Guido Donatone – presidente Italia Nostra – Napoli

(articolo da La Repubblica Napoli del 23.10.2019 La_Repubblica_Napoli_23.10.2019)

 

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