Passa il piano casa della giunta De Luca in commissione, dopo gli interventi dei giorni scorsi e la consegna delle osservazioni in regione, Luigi De Falco, presidente Italia Nostra Napoli sottolinea alcune tra le criticità più evidenti.
“La legge reitera i contenuti della precedente Legge regionale piano casa e li rende stabili senza più scadenza com’era in precedenza, in nome della cosiddetta rigenerazione (che oggi è termine più di moda) e dell’arresto del consumo di suolo, che in realtà è consumato ulteriormente, ma aggiunge anche di peggio ancora con traslazione e incremento delle volumetrie trasferibili senza logica – sottolinea De Falco – e in nome della semplificazione aggiunge alla categoria della opere eseguibili senza alcun titolo edilizio, e quindi senza alcun controllo, opere tra le quali ad esempio i movimenti di terra che in una regione ad alto rischio idrogeologico è assurdo possano sfuggire ad alcun controllo. A questo aggiungo pure l’alto rischio connesso alla criminalità organizzata che lega alla movimentazione dei terreni forti interessi imprenditoriali e/o di attività. Sottolineo pure – riprende De Falco – che non si può mutare il territorio senza il controllo della preventiva pianificazione urbanistica né quella paesaggistica proprio mentre la pianificazione paesaggistica è ferma al palo per le omissioni della Regione Campania, ma non solo quella, come già sentenziato dalla Corte costituzionale per Calabria e Sardegna e mentre sono sottoposte al giudizio della corte le analoghe leggi di Sicilia e Lombardia”.
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