Le tutele esistenti si oppongono a questa valorizzazione degli immobili militari.
Dopo il convegno del 28 gennaio scorso, pubblichiamo l’intervento di Giovanni Losavio
Non credo che sia azzardato affermare che il motore certo non unico, ma forse il più efficiente e infine determinante, di questo piano strutturale in gestazione qui a Piacenza sia la nuova e imponente disponibilità di edifici ed aree, dentro e fuori l’insediamento urbano storico, che l’Amministrazione militare ha inteso contestualmente dismettere e avviare alla valorizzazione immobiliare, perché sono esaurite le specifiche destinazioni funzionali o perché si pone l’esigenza di trasferirle per ragioni di ammodernamento degli impianti (“riallocazione delle funzioni”).