Cosa sta succedendo in Aranciaia?
Perché l’ingresso tradizionale ora è chiuso da una parete?
E’ vero che Alma ha richiesto l’uso del piano terra?
Cosa intende fare il Comune con Alma, che nel frattempo sta proseguendo nell’appropriazione di spazi della Reggia?
Perché il Sindaco di Colorno, Michela Canova, in qualità di delegato alla Cultura, non si preoccupa di aggiornare i cittadini in merito?
Cosa ne pensa l’ex Assessore alla Cultura, ora consigliere, Donatella Censori, che tanto ha lavorato per il riconoscimento del Mupac?
Non era un luogo destinato a spazio museale/civico?
Non è l’unico edificio di proprietà comunale?
Su questo, come su altri temi, il silenzio regna sovrano, contando sul disinteresse di una cittadinanza ormai abituata e/o rassegnata ad una comunicazione ridotta ai minimi termini. Italia Nostra, Sezione Colorno e Bassa Est, esprime una viva preoccupazione sull’utilizzo di un edificio, storicamente recuperato ad un uso culturale, grazie al lavoro di tanti validi soci della ProLoco. Per la stessa ragione, non intende partecipare ad iniziative culturali in Aranciaia, almeno fino a quando non si farà chiarezza sull’utilizzo e la destinazione del prezioso edificio.
Estendiamo le domande al Presidente della Provincia Filippo Fritelli, sulla Reggia: non crede che l’azione di Alma, che per Colorno è molto importante e nessuno lo nega, sia un po’ troppo ingombrante, rispetto alla sua vocazione e attività? Non è ora di fissare dei limiti chiari? La Reggia, come l’Aranciaia (e altri edifici storici colornesi), sono innanzitutto prezioso patrimonio storico-artistico, da valorizzare in senso turistico e culturale.
Italia Nostra, Sezione Colorno e Bassa Est