Mentre il Centro storico di Roma non ha vincolo di tutela paesaggistica regionale che da tempo hanno tutti i centri storici del Lazio, da parte del MIBACT si tenta di polverizzare e frazionare troppo frettolosamente le competenze delle Soprintendenze conferendo incarichi ad interim senza avere ancora una struttura; una moltiplicazione abnorme di dirigenti di prima e seconda fascia, costosissimi. (7 in più rispetto al 2014). È totale il disagio e l’incertezza per la mancanza di regole base nelle quali devono agire ed operare i funzionari delle Soprintendenze. E una spending review completamente opposta al senso della vera spending review.
L’ennesima riforma sbrindellata, frettolosa e non condivisa che deve essere, a parere di Italia Nostra Roma, azzerata e ripensata totalmente in un quadro generale nel quale la tutela non sia subordinata alla valorizzazione, ma due facce della medesima medaglia.
Italia Nostra Roma ricorda che nel gennaio 2017, preoccupata per quanto si stava delineando ed ora avvenuto, aveva inviato all’Unesco di Parigi un documento nel quale si esprimevano forti perplessità sulla proposta del Ministro Franceschini.
L’Unesco ha richiesto a chi di dovere approfondimenti e spiegazioni.
Il Centro storico di Roma, ancora patrimonio Unesco, merita sicuramente un urgente ripensamento.