Metro C: perchè si chiede oggi un commissario e l’intervento del prefetto? Forse perchè il nuovo sindaco chiede finalmente di avere tutte le informazioni sul progetto?
Da anni Italia Nostra ha chiesto a tutte le istituzioni fino alla Corte dei Conti di rendere pubbliche ed evidenti le enormi criticità del progetto attuale della Metro C e d’intervenire prima di stanziare nuovi finanziamenti. Italia Nostra ha subito attacchi continui con accuse di volere sabotare la realizzazione della metropolitana. Niente di più falso. Ha invece sempre chiesto di controllare quanto si stava delineando sugli enormi costi non sostenibili, i tempi non rispettati e i gravi rischi che poteva subire il patrimonio archeologico del centro storico chiedendo eventuali varianti.
In agosto, si sa, avvengono a Roma fatti sempre preoccupanti.
Sono di questi giorni le gravi notizie che vengono dal Consorzio Metro C che ha annunciato il fermo dei cantieri, e dall’appena costituito “Comitato Imprese (circa duecento) Affidatarie Metro C” che chiede sia l’intervento del Prefetto che la nomina di un commissario straordinario. Ci si dovrebbe chiedere perché tutto questo avviene proprio quando si è appena insediato un nuovo Sindaco quando il problema di ricevere i 230 milioni di euro deliberati dal Cipe si trascinava fin dal 2011. Sorge il dubbio che forse preoccupano le dichiarazioni del Sindaco che prima di versarli vuole, come è suo dovere, vedere chiaro in tutte le vicende che riguardano la Metro C a cominciare proprio dall’accordo transattivo, ma anche sul crono programma dei lavori. Il cronoprogramma lo ha chiesto anche Italia Nostra e lo chiedono le Associazioni e i Comitati dei cittadini del quartiere San Giovanni e del Rione Celio senza riuscire ad averlo. Ma esiste?
Altro che commissario, se veramente il Sindaco Marino intende fare luce su tutti i fatti che riguardano la vicenda della Metro C prima di versare i 230 milioni tutto il nostro sostegno.
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