Italia Nostra

Data: 7 Dicembre 2017

Roma: Stadio – Una vittoria di Pirro

Tutti esultano per la vittoria. La sindaca Raggi ha twittato, a Conferenza dei servizi non ancora terminata, tutta la sua gioia per l’approvazione dello “stadio fatto bene” Ma chi ha assistito alla Conferenza sa bene che non di lieto fine si tratta. In primo luogo non lo è per la città di Roma che, ancora una volta, subisce gli esiti della perversa pratica dell’urbanistica contrattata, che si sperava fosse una stagione archiviata per sempre e che invece rivive in forma ancora più grave, assistita dalle norme nazionali “per gli stadi” emanate ad hoc nelle leggi di bilancio.

Ma soprattutto è apparso evidente che il risultato ottenuto ieri è solo una vittoria di Pirro, perché mentre è vero che si è ottenuta l’approvazione di tutti e quattro Rappresentanti Unici sia per la variante urbanistica che del relativo progetto “definitivo” ma con tali pesanti prescrizioni che l’accordo unanime si è spezzato quando si è dovuto approvare l’iter procedurale da seguire per arrivare al permesso a costruire da parte della Regione che ha vincolato, giustamente, il suo atto alla convenzione che avrebbe dovuto approvare il Comune con Eurnova.

Sul procedimento vi è stato il voto favorevole di Regione, Area Metropolitana e Governo, ma nettamente contrario il Rappresentante del Comune sostenuto da un intervento di Eurnova che voleva invece far chiudere la Conferenza anche con la votazione contenente già il permesso a costruire.

Qual è la possibile interpretazione di questo contrasto? Da quanto risulta dagli interventi e dall’elenco delle prescrizioni rimangono ancora non risolti alcuni aspetti essenziali del progetto soprattutto riguardanti la mobilità con enormi incognite sui finanziamenti necessari a risolverli.

Niente di ancora definito in merito alla Roma – Lido, per la quale l’unica cosa sicura è che i 45 milioni circa (soldi del contributo degli oneri di costruzione messi a disposizione dal Comune – ossia dei cittadini e non del proponente – che saranno impiegati per qualche treno in più e qualche lavoro non strutturale sulla linea) non sono minimamente sufficienti per assicurare il necessario incremento di portata dell’attuale fatiscente linea ferroviaria.

Il finanziamento delle nuove opere richieste è stato demandato molto chiaramente a Comune ed Eurnova e dovrà essere risolto, attraverso la convenzione, prima che la Regione dia il permesso a costruire.

Il tema del Ponte di Traiano, tanto sponsorizzato, non è stato dibattuto non facendo parte del progetto presentato ed inoltre non potendo certo risolvere il problema del vincolo del 50% necessario per il trasporto pubblico prescritto nella delibera dell’interesse pubblico, vincolo presente anche in quella del Sindaco Marino.

Ora le vere difficoltà da risolvere sono affidate a carico del Comune che dovrà approvare il progetto con le modifiche richieste e la sua variante urbanistica assicurando la fase pubblica della procedura e far firmare la convenzione dal suo attualmente recalcitrante proponente.

Per tutte queste ragioni Italia Nostra Roma considera il risultato ottenuto una vittoria di Pirro.

 

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