Italia Nostra

Data: 19 Gennaio 2012

SOS montagne e parchi di Lazio e Abruzzo

Si pubblica in sintesi l’accorato appello e l’invito alla mobilitazione, ai quali aderiscono la nostra sezione di Rieti, degli amici di Federtreck e del CAI, insieme a altre associazioni, ci inviano per agire con forza in difesa del Terminillo e dei territori delle nostre amate montagne laziali e abruzzesi. La sezione di Rieti inoltre annuncia che presto dovrà riprendere la lotta anche per salvaguardare l’abbazia di Micigliano.

Quello che sta accadendo in quest’ultimo periodo in Abruzzo e Lazio rischia di essere devastante per le nostre amate montagne e per la natura protetta all’interno delle parchi e riserve, oltre che nei territori ricadenti nella Rete Natura 2000.

Nel Lazio ci sono atti e proposte gravissime di cui dobbiamo subito occuparci. Uno per tutti il protocollo d’intesa sul Terminillo. Un altro attacco gravissimo per montagna e parchi arriva dal famoso art. 7 della legge di stabilità del novembre 2011. Questa legge nazionale prevede la vendita di ben 380.000 ettari di terreni attualmente patrimonio indisponibile dello Stato o delle Regioni con la logica di darla ai giovani agricoltori sotto i 40 anni. Si teme che queste terre non vadano ai giovani ma finiscano in mano a speculatori che dopo qualche anno chiederanno il cambio di destinazione d’uso; la cosa ancora più grave è che questo può avvenire anche nelle aree protette. Ma la terra ai giovani va data in gestione con norme chiare e di garanzia per un utilizzo sostenibile che tuteli la biodiversità insieme ad una corretta manutenzione contro il dissesto: la terra non va venduta. Il Ministro dell’Agricoltura Catania ha assicurato che vigilerà sulle vendite, noi dovremmo farlo fin da subito perchè si stanno preparando i decreti applicativi dell’art 7.

In Abruzzo la situazione non è migliore, ovviamente anche li c’è il problema dell’art 7 e quindi anche li bisognerà vigilare su quali terreni entreranno nell’elenco del Demanio come territori disponibili. I nostri gruppi di riferimento Federtrek lo faranno insieme alle altre associazioni locali. C’è poi l’attacco al Parco del Velino Sirente con una proposta di riperimetrazione devastante: si parla di un taglio netto di circa 5000 ha. Ma la finalità è quella di togliere lacci e lacciuoli per realizzare il tunnel tra Rocca di Cambio e Campo Felice: irrazionale, impattante, antieconomico! Considerando poi che la neve non c’è quasi più…
Sempre in Abruzzo sono stati stanziati ben 270 milioni di euro per rilanciare gli impianti di Campo Pericoli sul Gran Sasso e appunto quelli di Campo Felice con la finalità di risollevare l’Aquila dalla tragedia del terremoto. Così mentre L’Aquila, Paganica e gli altri piccoli centri continuano a morire nel silenzio si pensa solo a devastare di nuovo il territorio con modelli di “sviluppo” sbagliati?

Tutti coloro che hanno a cuore la montagna, i parchi, la natura in genere, oggi più che mai, devono essere uniti per costruire una nuova alleanza tra uomo e ambiente, per studiare bene le varie situazioni unendo denuncia a proposta. Si sta avverando ciò che diceva Pasolini: “Il consumismo ha fatto più danni del fascismo, eppure si continua a parlare di crescita, ancora crescita e ancora crescita. Ma per arrivare dove, a consumare la stessa terra che calpestiamo?”

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