Anche la Regione lo conferma perché mancano le documentazioni, non è il progetto definitivo, e per tante altre ragioni
Italia Nostra Roma torna a chiedere all’Assessore Caudo di mettere a disposizione dei cittadini la relazione dei tecnici interassessorili con le criticità. Inoltre per l’associazione è essenziale potere prendere visione (se esiste) del progetto per mettere in sicurezza non solo il Fosso di Vallerano, ma l’intera area dell’ansa del Tevere che non ci risulta sia in visione alla Casa della Città. Quelle enorme cubature con addirittura tre grattacieli di 200 metri di altezza (il doppio di quelli dell’EUR) cosa potranno produrre in un’area che è a rischio di allagamenti già da oggi?
È incredibile e non ci viene spiegato perchè si continui a portare avanti, da parte del Comune, l’iter di un progetto che non è definitivo, con una quantità di criticità, e quando si continua ancora a non avere la conferma della proprietà dell’area. Il Sindaco, l’Assessore Caudo, l’intera nuova Giunta dovrebbero fermare definitivamente questo progetto che come è ormai evidente ha una forte opposizione da parte dell’opinione pubblica per i suoi impatti ambientali e urbanistici. Si studi l’alternativa di un’altra area che oltre a non presentare i tanti problemi di quella di Tor di Valle abbia già valide infrastrutture che non darebbero luogo alla possibilità di approvare nessuna speculazione edilizia devastante.
Gli stessi tifosi della As.Roma hanno capito che lo stadio a Tor di Valle non sarà della Roma, ma serve, di fatto, al vero scopo di ottenere una quantità di cubature che altrimenti non sarebbero mai passate in quel luogo.
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