Al Sindaco di Massa
All’Assessora all’Ambiente
Ass. Lavori Pubblici
Ass. Marco Guidi
Nonostante il regolamento comunale del Verde Pubblico, continua l’iniqua prassi della CAPITOZZATURAdelle alberature, probabilmente impauriti dalla tragica vicenda del campeggio. La potatura drastica di tre grandiosi e robusti ippocastani in via della Repubblica di lato al Ristorante Rocchino in parcheggio riservato ad alcune attività commerciali, questo è l’ultimo esempio.
Sembra strano che il Comune abbia autorizzato un taglio del genere fuori stagione, dato che le piante non erano ammalate. La domanda è: sono state seguite le procedure previste dal regolamento? Il taglio era stato autorizzato?
RELAZIONE TECNICA DI UN ESPERTO DELL’ASSOCIAZIONE
“gli alberi, ipocastani (Aesculus Hippocastanus),sono stati potati fuori periodo e non a regola d’arte. La potatura degli alberi normalmente dovrà essere affettuata durante il periodo di riposo vegetale degli stessi ( tardo autunno-inverno) e a regola d’arte, il tutto per limitarne la sofferenza e contenere l’attacco dei parassiti. Nelle piante in questione, la potatura é stata fatta nel periodo non consentito ed é stata effettuata non a regola d’arte in quanto troppo spinta (praticamente una capitozzatura) e con tagli non a regola d’arte che, fra l’altro, hanno slabbrato in vari punti la corteccia, aumentando la superficie di legno scoperta e quindi la via di ingresso di spore di funghi patogeni (presenti spesso nell’aria) e di insetti x ilofagi che causano malattie e indeboliscono gli alberi. Si aggiunge che la potatura in questione non é assolutamente giustificabile come intervento urgente per ridurre il pericolo di sradicamento e stroncamento delle piante in caso di avversità atmosferiche in quanto gli alberi erano ( e sono ) sani, stabili e non a rischio per l’incolumità pubblica”.
REGOLAMENTO DEL VERDE PUBBLICO DEL COMUNE DI MASSA
A punto 8.3 – Capitozzature Gli interventi di capitozzatura , cioè tagli che interrompono la crescita apicale del fusto e quelli praticati su branche aventi diametro superiore a cm 20 (venti) o che comportano una drastica riduzione della chioma maggiore del 70% (settanta) sono vietati in quanto stravolgono il portamento e l’equilibro biologico della pianta e ne riducono drasticamente il valore ornamentale e il ciclo vitale.
PER CONCLUDERE
Proponiamo all’Amministrazione di fare sopralluoghi e controlli durante i tagli autorizzati e soprattutto di istituire un albo dei potatori a cui possono essere iscritti solo persone competenti e che abbiano frequentato corsi appositi. Oggi molti si improvvisano tagliatori con le conseguenze che sono ben note, e poiché più si taglia, più si guadagna, approfittano della ignoranza dei proprietari, i quali, con la speranza di “risparmiare” su futuri tagli, acconsentono alla spoliazione della pianta e alla sua futura morte.
IL PRESIDENTE
BRUNO GIAMPAOLI
MASSA 10 SETTEMBRE 2020