Si allegano le tavole relative all’incontro avvenuto il 16 gennaio 2018 nel quale Italia Nostra Savona ha delineato la proposta di utilizzare le acque prodotte dal depuratore consortile, attualmente gettate in mare. Si tratta di 10 milioni di metri cubi, pari al volume di acque del lago di Osiglia. Con una filtrazione possono essere impiegate come acque per l’industria, per usi urbani, per reiniettare nella falda o per usi agricoli (con un’ulteriore lavorazione). In un’Italia che ha zone in corso di desertificazione il tema del recupero delle acque reflue dei depuratori, dovrebbe essere al centro di una specifica attenzione.
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