E’ di ieri la comunicazione con la quale il ministero per i Beni e le attività culturali ha definito inalienabili i beni principali presenti in Palmaria, che dovranno pertanto rimanere di proprietà pubblica e saranno vincolati all’uso testimoniale. Una rassicurazione non da poco per quanti, singoli e associazioni, stanno prendendo parte al percorso partecipato sul futuro dell’isola impostato dalla Regione e coordinato dal Comune di Porto Venere.
Un iter che, come ha spiegato oggi il primo cittadino nel corso dell’iniziativa “Palmaria, giardino botanico naturalistico di terra e di mare un’alternativa ecologica per una tutela attiva della nostra meravigliosa isola come realizzarla?” organizzata da Italia nostra, Legambiente, Lipu e Grasp the future, non è ancora arrivato al compimento della prima fase e che sfocerà in un masterplan elaborato dall’architetto Andreas Kipar. In questo momento si stanno attendendo le osservazioni della Soprintendenza, che ha chiesto un supplemento di indagine sul patrimonio immobiliare presente sulla Palmaria e il passo successivo sarà la convocazione di un tavolo tecnico dopo il quale prenderà il via la seconda fase del percorso…
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