Il Parco Naturale Regionale di Porto Venere si estende per circa 400 ha e racchiude il promontorio omonimo, le isole Palmaria, Tino e Tinetto e l’Area di Tutela Marina, come propaggine occidentale del Golfo della Spezia.
Porto Venere fu un presidio militare genovese fin dal 1115. Seguì poi una fase di economia agricola – di cui restano tracce nei frutteti e oliveti – e di pesca. Ai tempi di Cavour e della costruzione dell’Arsenale della Marina Militare, vi fu l’importante estrazione della pietra grigia calcarea dalle cave di Carlo Alberto e del Pozzale, in Palmaria, ormai chiuse da alcuni decenni. Nell’anteguerra, intorno agli anni 30, vi fu un’importante presenza della Marina Militare nell’isola Palmaria, con circa 3000 uomini ivi stanziati. Nel dopoguerra segue l’abbandono dell’aspetto militare e, dagli anni ‘60 la progressiva specializzazione nel settore turistico, sino ad arrivare alla situazione attuale, con grave peggioramento della naturalità del paesaggio, che si va perdendo sia a livello di qualità dei fondali e dell’acqua marina, sia per il vistoso consumo del territorio e la grande presenza di cementificazioni dovuta a garage, seconde case, alberghi e strade… (continua a leggere la scheda)