Italia Nostra

Data: 20 Settembre 2014

Tigullio: osservazioni al progetto di riassetto dell’area ex-colonia Fara

La sez. Tigullio dell’associazione Italia Nostra ha presentato osservazioni al progetto di riassetto dell’area ex-colonia Fara. Pur rimanendo dell’idea, ormai superata dai fatti, che un restauro finalizzato ad un uso totalmente pubblico sarebbe stato migliore, in merito al progetto si sono espresse due osservazioni principali ed altre minori. La principale verte sulla destinazione “pubblica” di parte degli spazi, sancita dal vigente PRG, e obbligatoria nel caso di autorizzazione di alienazione di beni pubblici appartenenti al demanio culturale, i quali, nella perdita della demanialità, non devono essere sottratti alla loro funzione propria, ai sensi del Codice dei beni culturali. In questo caso vengono definiti “pubblici” spazi quali bar, ristorante, centro wellness, che hanno destinazione ad uso “privato” e permettono l’accessibilità soltanto in quanto servizi resi a pagamento da privati; non sono pertanto destinazioni idonee a garantire la fruibilità pubblica nel senso inteso dal Codice dei Beni Culturali.

Esiste una saletta di soli 24 mq, definita “meeting room” che i gestori si impegnano a concedere gratuitamente al Comune per 10 gg (pari al 2,73 % dell’anno). Questo sembra un tempo troppo limitato e quasi ridicolo in confronto all’uso totalizzante da parte dei locali commerciali. Si osserva come in sostanza manchi completamente un settore destinato ad uso realmente pubblico, per il bene della cittadinanza, come previsto dall’atto di donazione della Colonia al Comune. Le possibilità di uso realmente pubblico di uno spazio congruo sono parecchie, e sono state fatte molte proposte da vari soggetti nel corso degli anni.

– La passeggiata a mare è il secondo punto. Se ne parla come del completamento di una linea continua lungo tutto il fronte mare chiavarese, in realtà il progetto si discosta sia dall’esistente, sia da quanto previsto per l’eventuale complesso da costruirsi nell’area ex-cantieri navali. Quest’ultima particolarmente brutta. Purtroppo, considerando il contesto paesistico circostante, anche pre-collinare, dalla nuova passeggiata a mare l’opera, d’avanguardia per l’epoca, si vedrà incorniciata da parecchie brutture costruite senza nessuna oculatezza. Si osserva come sarebbe indispensabile un progetto ed una linea architettonica unitaria per tutta la passeggiata. Tenendo conto del PUC in redazione, di cui il fronte mare è uno degli obiettivi rilevanti, e del fatto che, ai due estremi si trovano due opere di architettura razionalista, il Lido e la Colonia, da opportunamente collegare in un itinerario culturale.

– Altre osservazioni riguardano:

– timori per gli scavi su tutto il terreno circostante allo scopo di realizzare parcheggi sotterranei, e il fatto che i 28 parcheggi a uso pubblico appaiono insufficienti a fronte dell’aumento previsto di fruitori dell’area.

– note di carattere conservativo ed estetico dell’edificio e sue pertinenze, in particolare la conservazione delle linee originali delle bucature, con particolare riguardo alla torretta in cui sarà ricavato un appartamento su due livelli; e il parco, in cui si sottolinea la preferenza di essenze mediterranee (Tamerici, Corbezzolo, Alaterno, Leccio ecc) contro la scelta delle palme, poco consone al contesto.

Scarica il documento con le osservazioni integrali

Anna Maria Castellano

per la sezione Tigullio di Italia Nostra

 

 

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