Pubblichiamo l’appello di 18 associazioni di Cremona (tra cui la nostra sezione di Cremona) rivolto a tutto il mondo dell’ambientalismo, e non solo, per indurre il potere politico e le istituzioni ad affrontare seriamente il problema delle polveri sottili e per combattere l’inquinamento dell’aria “bene comune”
Appello
“Primum vivere, deinde philosophari”, afferma un antico detto. Oggi potremmo chiederci, parafrasandolo, se è più valido: “Primum crescere, deinde vivere” o non piuttosto “Primum vivere, deinde crescere”. Ormai chi segue il problema delle polveri sottili sa che tutta la pianura padana è in situazione di emergenza (anche se le istituzioni tendono a sottodimensionare la cosa), ma forse pochi sanno che una emergenza, nella più vasta emergenza padana, riguarda le aree di Parma, Alessandria e Cremona (e, per la sola Lombardia, Cremona e Brescia):
“Treno verde 2012”[1] sabato 14 aprile u.s. ha pubblicato i dati del monitoraggio sull’inquinamento atmosferico (e acustico) in Italia, secondo i quali, al 29 febbraio scorso, dopo soli 60 giorni, ben 27 città avevano già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 µg/m3) previsti della normativa vigente [2] per la protezione della salute umana. Di queste 27 città, 25 erano nella pianura padana.
Questi che seguono sono gli effetti delle polveri sottili sulla salute degli abitanti – da Torino a Vicenza, da Bologna a Monza – secondo quanto si legge su documenti e da dichiarazioni ufficiali:
- taglio dell’aspettativa di vita di tre anni per le aree della Pianura padana e del Benelux [3];
- «In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato»[4];
- «In Italia le morti premature per polveri sottili prodotte principalmente dal traffico sono all’anno 39 mila»[5];
- «Riducendo il PM10 da 70 a 20 µg/m3, la stima dei decessi scenderebbe di circa il 15%». Per il PM2,5 i limiti del PM2,5 dovrebbero essere ridotti di due volte e mezzo: 10 μg/m3![6]
- «la direttiva europea che fissa attualmente i limiti di legge degli inquinanti (la 2008/50) non tutela in realtà la salute, ma è piuttosto un compromesso fra il voler minimizzare il danno sanitario e obiettivi realistici di tipo politico e tecnologico.»[7]
Durante il periodo estivo la concentrazione di PM10 tende a calare, ma dal 15 ottobre prossimo, con la riaccensione degli impianti di riscaldamento (D.P.R. n. 412/93), la concentrazione delle polveri sottili nell’aria tornerà a salire… (continua a leggere il documento)
NOTE
[1] (iniziativa di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente. Vedi http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/parte-oggi-il-giro-d-italia-del-treno-verde-2012-di-legambiente-e-ferrovie-dell)
[2] Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155
[3] Rapporto “Air Quality in Europe 2011” dell’AEA (http://www.corriere.it/salute/11_dicembre_02/smog-politiche-traffico-carra_f1151ebe-1cc2-11e1-9ee3-e669839fd24d.shtml)
[4] Dichiarazione del novembre scorso del Commissario europeo per l’Ambiente, Janez Potocnik. (http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=5814:litalia-deferita-alla-corte-di-giustizia-europea-per-linquinamento-atmosferico-&catid=924:latest-news&Itemid=171)
[5] Stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Trasmissione “Report” della Rai del 4/6/2010 (http://www.youtube.com/watch?v=tRQEZuHRDkc)
[6] Le nuove linee guide dell’OMS: http://www.who.int/phe/health_topics/outdoorair_aqg/en
[7] (“European Respiratory Society”) http://www.corriere.it/salute/12_marzo_01/decalogo-smog-carra_f1aa618c-637a-11e1-b5fe-fe1dee297a67.shtml