Parco agricolo unico in Italia per estensione ed importanza, invidiato a livello europeo, ricchezza nei secoli per la città di Milano è oggi in pericolo di compromissione a causa delle nuove tangenziali milanesi che si svilupperanno per 85Km al suo interno; inoltre la Provincia di Milano ha avviato le pratiche per la variazione dei Piani Territoriali di Coordinamento del Parco, con la possibilità di una riduzione dei confini e delle norme che lo tutelano.
Il parco, istituito ufficialmente nel 1990 con una legge d’iniziativa popolare, è oggi oggetto di interessi edificatori e commerciali che porteranno, se non sapremo fermarli, alla sua compromissione e alla distruzione dei principi per cui è nato.
La storia
La storia di questi luoghi è la stessa di Milano, in questi territori si sono svolti i principali avvenimenti storici che hanno coinvolto il capoluogo Lombardo e il susseguirsi delle nobili famiglie che la governarono. Ancor più che in città su questi luoghi di “campagna” si svolsero i principali conflitti bellici della storia milanese da Federico Barbarossa al Risorgimento italiano. Grande impulso a questi territori fu dato dall’opera dei monaci cistercensi che bonificarono gran parte di queste terre a partire dal XIII-XIV secolo e che introdussero e realizzarono il sistema irriguo ancora oggi in buona parte visibile, che rese la pianura milanese uno dei luoghi più ricchi e produttivi d’Italia.
Ricco di cascine, fortificazioni minori e di un’intensa storia medioevale, con la stabilità del dominio spagnolo la bassa milanese divenne un luogo di delizia per le nobili famiglie che trascorrevano buona parte dell’anno in questi luoghi di affari (per la grande produzione cerealicola) ma anche luogo ameno, ricco di boschi e selvaggina, ideale per ospiti illustri e per “staccare” dalla vita politica milanese.
Il territorio è dunque ricco di nuclei rurali e cascine, oltre a notevoli presenze storiche e architettoniche: le abbazie di Chiaravalle (cistercense), di Mirasole e Viboldone (Umiliati)… (continua a leggere la scheda)