Il contestatissimo progetto non riesce ad ottenere i risultati prefissati
Il monte Maddalena, a ridosso della città di Brescia, è un essenziale polmone verde per una città inquinatissima. Devono essere conservati con cura in particolare i boschi di alto fusto: le robinie, di cui il monte è ricco, sono fra gli alberi più efficienti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Il progetto comunale di sostituzione dei robinieti con prati e piante di altra specie ha sempre incontrato l’opposizione della Sezione di Brescia di Italia Nostra fin dalla sua nascita, nel 2011. Il progetto con un preventivo di circa 1.500.000 euro dovrebbe interessare 38 ettari di bosco.
La prima fase non è riuscita ad ottenere i risultati previsti: è stata perciò variata la strategia di intervento comunale, anche questa con risultati non previsti. Le aree disboscate non si sono trasformate in prati, né in boschi di altre specie, ma in grovigli di rovi e ricacci delle robinie. Italia Nostra suggerisce all’Amministrazione comunale neo eletta di affiancare ai progettisti attuali, degli esperti forestali magari scelti con bandi pubblici e selezionati sulla base del curriculum e delle esperienze specifiche nell’aver affrontato problemi analoghi, i quali suggeriscano tutte le modifiche necessarie per rendere valido il progetto sia dal punto di vista economico, sia e soprattutto paesaggistico ambientale.
Giovanni Zenucchini
Segretario della Sezione di Brescia di Italia Nostra
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Per saperne di più:
Relazione di Italia Nostra, 23 marzo 2011
Relazione di Italia Nostra, 7 agosto 2013
Articolo del Corriere della Sera, 29 agosto 2013:
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