Il 12 giugno 2012 alle ore 21:30 all’Auditorium G.Giusti di Sant’Elpidio a Mare si svolgerà un dibattito pubblico “CENTRALE DI STOCCAGGIO GAS NATURALE” in zona Palazzo Moroni (ex-Verdicchio)
Interverranno:
Adriano Mei Esperto procedure amministrative
Corrado Canafoglia Legale esperto tematiche ambientali
Serafino Angelini Geologo
Giuseppe Giorgini Presidente comitato No Gas San Benedetto del Tronto
COMUNICATO STAMPA:
Il progetto della Edison comprendente una centrale di stoccaggio gas presso il sito di palazzo Moroni (ex stazione di prelievo Eni) e il metanodotto di collegamento di 1,5 km fra essa ed un altro pozzo in prossimità dell’autodemolizioni Baiocco, non è una questione che riguarda solo la città di Sant’Elpidio a Mare, ma coinvolge anche i Comuni limitrofi di Fermo, Porto San Giorgio e Porto S.Elpidio.
Rivolgiamo un invito a partecipare all’incontro pubblico informativo, non solo ai cittadini ma a tutte le associazioni e comitati diffusi nel territorio, dal forum “salviamo il paesaggio e difendiamo i territori”, alle associazioni di categoria, in particolare (agricoltura e turismo), agli amministratori del territorio rispettivamente Regione Marche, Provincia di Fermo e Riteniamo necessaria una conoscenza approfondita dei depositi di stoccaggio così come pure delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi, alla luce di quanto avvenuto in Emilia con il terremoto che ha rimesso in discussione e “stoppato” le autorizzazioni di questi inquietanti depositi, previsti in quelle aree, da parte del Ministero dell’Ambiente. In più dopo diversi esposti di cittadini che segnalavano alcune attività di perforazione, la procura di Modena ha avviato un’indagine per verificare se sono state effettuate trivellazioni nelle zone interessate dal terremoto.
All’incontro interverranno esperti che spiegheranno i pericoli ed i rischi (geologici, ambientali, idrogeologici, sicurezza..) e l’impatto che tali impianti avranno sulle persone e sul nostro territorio sempre più a vocazione turistica e agricola, soprattutto dopo la crisi del settore manifatturiero.
E’ da folli mettere a repentaglio le nostre agricolture d’eccellenza, il nostro paesaggio e il nostro mare, una risorsa turistica naturale che se danneggiata lo sarebbe in maniera definitiva. La fragilità del nostro territorio (anche da un punto di vista sismico) non permette nessun intervento invasivo.