Italia Nostra

Data: 16 Giugno 2014

Ancona – Quale futuro per il Passetto?

Quale futuro per il Passetto dopo il sequestro?
Dopo il sequestro delle “colonne romane” è necessario che quel tratto di costa per prima cosa venga posto in sicurezza dal momento che, attualmente, la falesia è a rischio crollo per tutti coloro che sfidano i divieti. E’ infatti opportuno ricordare che è tuttora presente il “divieto di accesso e stazionamento” in base alle ordinanze della Capitaneria di Porto n. 37 del 1996 e del Sindaco n. 117 del 16.7.2007, anche se si fa finta di nulla.
La seconda cosa che va realizzata in tempi brevi è la predisposizione di un assetto definitivo dell’intera area del Passetto come già previsto da quattro anni dal Piano del Parco del Conero che ha individuato tale ambito come un’ Area Progetto Strategica (APS) da tutelare nella specificità dei suoi diversi aspetti geomorfologico (la falesia), ecologico (la biodiversità floro-faunistica), socio-culturale (le grotte) e turistico-ricreativo (la spiaggia) determinando entro quali vincoli la futura pianificazione avrebbe dovuto muoversi.

In particolare la norma del Piano del Parco vieta nell’intera area del Passetto ogni nuova edificazione, ad eccezione di eventuali servizi pubblici e di piccoli ampliamenti fino al 10% delle strutture esistenti (per consentirne un adeguamento funzionale) da realizzare esclusivamente nell’area adiacente l’ascensore, quella a maggior frequentazione turistica e solo previo Piano di Recupero Ambientale di iniziativa comunale che, a tutto oggi, non esiste e che dovrebbe prevedere anche la bonifica degli specchi d’acqua.
Le mareggiate dello scorso inverno hanno ripristinato in ampi tratti della costa falesia, quelli prospicienti la “seggiola del papa”, la naturalità delle scogliere rocciose come era in passato. A tal proposito si ricorda la norma vincolante del Piano del Parco che recita che “è vietato qualsiasi intervento antropico sulle scogliere naturali della piattaforma rocciosa costiera emersa ed intertidale; in tali ambiti sono consentiti i soli interventi di manutenzione di strutture esistenti”: Per ripristinare la pubblica fruizione dell’area Italia Nostra ritiene opportuno che si ricorra, invece che alle gettate in cemento armato, a soluzioni a basso impatto ambientale come ad esempio l’utilizzo di passerelle e piastre prefabbricate, strutturalmente connesse alla base rocciosa, ma facilmente amovibili, dopo aver ottenuto le autorizzazioni del Parco del Conero e della Soprintendenza.

Ma il tutto non può avvenire se non si pone prima in sicurezza la falesia.
Italia Nostra auspica quindi un rapido ripristino della legalità nell’intero ambito del Passetto e l’approvazione di un Piano di Recupero Ambientale coerente con il Piano del Parco del Conero, dopo aver esperito un’ampia fase di consultazione in ambito cittadino, vista l’importanza dell’area costiera del Passetto per tutti gli abitanti della nostra città.

Italia Nostra Sezione di Ancona
Vincenzo Pirani

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