Sembra arrivare in dirittura di arrivo la approvazione del “regolamento acustico comunale e disciplina delle attività rumorose” nel Comune di Ancona.
I cittadini si attendono che gli amministratori comunali tengano ben presenti le primarie esigenze di tutela della salute, direttamente collegate al rispetto del diritto al riposo dei cittadini ed al decoro della città che passa anche attraverso un livello acustico da attività di intrattenimento che sia accettabile nelle ore serali e notturne.
Pertanto si invita il Consiglio Comunale di Ancona a respingere gli emendamenti di tre consiglieri di maggioranza che propongono di elevare il livello massimo di rumore autorizzabile in deroga da 70 decibel a ben 85 decibel, a prevedere l’estensione degli schiassi fino alla 2 di notte d’estate ed a prevedere comunque deroghe per ciascun esercizio per ben 52 giorni l’anno!
Non esiste che l’interesse di alcuni esercenti a richiamare i clienti con musica a tutto volume fino alle 2 di notte e d’estate magari tutte le sere, sia prevalente sul diritto alla salute dei cittadini, diritto costituzionalmente garantito.
Nel centro cittadino e attorno a Piazza del Papa si vivrebbe una continua competizione tra i locali a chi fa più chiasso, a danno della salute dei cittadini residenti ma anche dei lavoratori coinvolti nelle attività commerciali stesse. Chi deve tutelare i lavoratori è al corrente di queste proposte?
Ciò, tra l’altro risulta essere in contrasto con la normativa vigente che prevede un tetto massimo notturno tra i 40 ed i 50 decibel a secondo della zona.
C’è qualche amministratore che sinceramente pensa di “vivacizzare” la città elevando il livello del rumore? Sarebbe un pensiero “debole” che speriamo non sia fatto proprio dal Consiglio Comunale perché ben altre sono le misure necessarie a ridare vita ad Ancona.