L’intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici affinché siano liberati gli spazi in corso Mazzini dalla Fontana del Calamo, meglio conosciuta come fontana delle 13 cannelle, fino alla settecentesca Chiesa di San Biagio, rappresenta una buona notizia per tutti i cittadini, stanchi di vedersi privati del godimento dei beni culturali.
Si è permesso, fino ad oggi, un uso criticabile dei luoghi pubblici che sfrutta il richiamo degli spazi, pregevoli, per incrementare gli introiti delle proprie attività commerciali in danno dei cittadini e, con loro, dei numerosi turisti che non possono vedere la Fontana ed apprezzare la prospettiva della antica strada cinquecentesca di accesso della Città.
Insiste poi, sulla attuale sistemazione, anche un problema di pubblica incolumità la cui responsabilità è in carico agli amministratori pubblici che lo hanno finora consentito.
Ciò premesso, il tempo indicato dalla Soprintendenza di tre mesi risulta adeguato per una risoluzione del problema, ormai datato, dando tempo a tutti i soggetti di provvedere ad uniformare i propri dehor ai principi del decoro urbano e del Codice dei Beni Culturali.
Italia Nostra apprezza l’intervento della Soprintendenza che dà ragione alle ripetute proteste dell’Associazione ed è pronta ad affiancarne l’azione nei modi consentiti.