Italia Nostra

Data: 7 Gennaio 2012

Idee, proposte e soluzioni per le manifestazioni in centro a Fermo

Sfruttare meglio i tanti “contenitori” all’aperto e al chiuso, pubblici e privati, unici e suggestivi

E’ utile e necessario un incontro per coinvolgere tutti insieme i soggetti interessati

Gli articoli apparsi recentemente sulla stampa in merito all’uso di spazi pubblici per manifestazioni natalizie mi hanno indotto a esporre alcune idee, proposte e soluzioni per contribuire a migliorare l’offerta culturale, turistica ed economica del centro storico di Fermo. Ovviamente queste note sono totalmente al di fuori di ogni polemica politica che si è aperta, come consuetudine e nello stile di Italia Nostra, da sempre.

Anzitutto bisogna redigere una mappa degli spazi/contenitori del centro cittadino, pubblici e privati, all’aperto e al chiuso, disponibili e da acquisire da parte del Comune, specificando capienza, agibilità e stagione di utilizzo, che possono svolgere una funzione di attrazione, con benefici per le attività commerciali e per l’immagine di città verso la sua Provincia.

Penso ovviamente anzitutto a Piazza del Popolo, poi al Teatro dell’Aquila, a Piazzale Azzolino, all’ex Mercato Coperto, all’ex Cinema “Helios”, a piazzale del Girfalco con la “Casina delle Rose”, il Parco della Rimembranza e l’arena del Teatro romano, al tunnel dell’ex ferrovia (la Galleria “Vinci”).

Ma penso anche all’area Steat, all’ex Collegio “Fontevecchia”, alla Chiesa di San Filippo, alla Chiesa dell’Angelo Custode e al Ricreatorio San Carlo, di cui parlerò in un’altra occasione.

Partiamo da Piazza del Popolo. Ritengo sia un grande e suggestivo contenitore che molte città ci invidiano e non hanno, che debba restare “aperta” per tutti, e sempre, 365 giorni all’anno: è uno dei pochi spazi pedonali a Fermo, e deve assolvere completamente la sua funzione di catalizzatore per passeggio, incontri, acquisti, spazio libero in particolare per bambini, anziani e turisti, concerti, proiezioni, foto, promozioni, ecc.

Quindi no alle Tende da Circo come il “Palanatale” o alle coperture come avvenuto in passato per “Fermo Sposi”. Altrimenti non ha più senso avere una Piazza. Si fa un gran parlare di arredo urbano, e poi si soffoca uno dei gioielli simbolo della città e di tutta la regione, una delle piazze più belle d’Italia.

L’intero centro storico, il cui fulcro è Piazza del Popolo con i suoi stupendi palazzi e i portici, è un’opera dell’uomo, un bene da tutelare al pari di un’opera d’arte, come un paesaggio è opera della natura, lo afferma rigorosamente il Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Alcuni spettacoli potranno essere ottimamente allestiti a Piazzale Azzolino, che a volte potrà essere anche parzialmente coperto. Il discorso vale anche per le castagnate, ho già chiesto in passato di portarle a Piazzale Azzolino. E le Hostarie? Perché non “provare” quest’anno a spostarle, in modo da favorire una minor “concorrenza” con le attività commerciali del centro e far conoscere, in modo itinerante, tutto il nostro bel centro storico e le frazioni? Fermo, rispetto ad altre località del territorio, si deve qualificare anche per la qualità e la diversità dell’offerta, non è un luogo dove residenti e turisti gradiscono troppa …. confusione concentrata.

Concordo con Ennio Viozzi quando afferma l’incongruenza che Piazza del Popolo viene vietata alle auto, poi si consente di invaderla e oscurarla quando si svolgono spettacoli teatrali, senza considerare che in via Veneto rimangono posti auto vuoti, così come in via XX settembre, collegata oggi velocemente e facilmente con il centro dall’Ascensore dell’hotel Astoria.

Una proposta per l’ultimo dell’anno: creare una rete di locali di tutto il centro storico, con cenone a prezzi fissi e uguali, poi ritrovarsi tutti in piazza e sotto ai portici, dopo la mezzanotte, con panettone e spumante, per festeggiare insieme. E poi ancora Musica, Attrazioni, Giochi: la piazza è per tutti, gratis.

Un prezioso contenitore centrale è l’ex Cinema “Helios”, auspico che l’imprenditore Enrico Bracalente ci ripensi e lo ristrutturi in tempi brevi per l’utilizzo come Auditorium, altrimenti dovrà essere il Comune ad acquisirlo. E’ uno spazio coperto che potrà essere attrezzato e utilizzato in sostituzione dell’”oscuramento” della Piazza, e in tutti i periodi dell’anno, in alternativa e/o in abbinamento all’altro gioiello cittadino, il Teatro dell’Aquila.

Altra grande potenzialità, con comodo parcheggio, è l’ex Mercato Coperto, tutto lo stabile deve essere presto ristrutturato da parte del Comune.

Una grave carenza della nostra città è la mancanza di una Sala Multimediale, una volta esistente e molto utilizzata in via Mazzini. Nei due piani superiori dell’ex Mercato Coperto si potrebbero attrezzare Sale Polifunzionali, anche collegate in videoconferenza, con possibilità di variare la capienza fino a 500 posti, da utilizzare e affittare a enti e privati per Corsi di Formazione, Concorsi Pubblici, Proiezioni Cinematografiche, Presentazione di Libri, Conferenze Stampa, con flessibilità per Esposizioni, Spettacoli, Concerti, ecc. Il piano strada dovrebbe essere adibito a Mercato Coperto, che ogni città possiede, prevedendo anche i prodotti tipici e i Farmer Market, in accordo alla proposta dell’ex Sindaco Fabrizio Emiliani che ho pienamente condiviso poco più di un anno fa.

Il Tunnel dell’ex ferrovia, salvo il mese natalizio in cui è utilizzato ottimamente per la “Casa di Babbo Natale”, e negli altri undici mesi dell’anno in stato di abbandono, può essere adibito a spazio per Proiezioni, Concerti, Cene di Contrada, Hostarie, i Giovedì del Mercatino o la Vetrina di Tipicità, in vista di un suo definitivo recupero e riutilizzo per funzioni culturali/sociali (Mostre, Museo della Ferrovia Adriatico-Appennino, ecc.).

Il Piazzale del Girfalco è un contenitore da sfruttare meglio, quasi naturale, spesso snaturato, poichè viene invaso da automobilisti che parcheggiano nelle zone vietate attorno alla Cattedrale. Per una maggiore fruibilità ritengo necessario, come più volte segnalato, creare un servizio di navetta gratuita frequente da Largo Calzecchi al Girfalco, in particolare nel periodo estivo e in occasione di grandi eventi.

Così come, in occasione di grandi manifestazioni, bisogna evitare il collasso della circolazione e della sosta. Inutile continuare a convogliare in centro gli automobilisti, anche i più rispettosi sono indisciplinati, alla ricerca disperata di un parcheggio che non c’è. Bisogna organizzarsi con navette gratuite da alcuni parcheggi esterni, i cosidetti “Parcheggi di Scambio”: oltre a quello del Cimitero e di piazzale Tupini, bisogna crearne altri fuori dalle mura, e dalle più importanti direttrici di traffico.

Per affrontare queste problematiche, e con tutti i soggetti interessati, propongo un tavolo composto dal Sindaco con Assessori e Dirigenti comunali, rappresentanti delle Associazioni dei Commercianti, delle Associazioni Culturali e Ambientaliste. Solo così ognuno potrà portare un effettivo contributo, in un contesto dove l’obiettivo è comune e chiaro: rivitalizzare finalmente il centro storico di Fermo, a partire da piazza del Popolo, mettendo in campo idee e soluzioni innovative e condivise. Diversamente ogni categoria accusa sull’altra, senza arrivare mai a qualcosa di nuovo, positivo e costruttivo per la città e per l’intera provincia.

Infine, per togliermi qualche sassolino dalla scarpa: perché alcuni cittadini si ricordano di Italia Nostra solo quando è minacciato il proprio orticello? Sostengono che noi contestiamo sempre, e non è vero!

Oppure chiedono che l’Associazione intervenga per condannare ciò che l’avversa parte politica realizza?

Risposta: Italia Nostra è la prima Associazione Ambientalista italiana, fondata nel 1955, apolitica e apartitica, orgogliosamente. Operiamo in modo propositivo e costruttivo per migliorare le nostre città, il nostro ambiente, recuperare il paesaggio ed elevare la qualità della vita. Tanto è vero che alcuni comuni ci chiedono ogni anno iniziative e collaborazione, esempi sono Campofilone, Francavilla d’Ete, Monte San Martino e altri. E queste riescono, non sono momenti di protesta, ma proposte di qualità.

Elvezio Serena

Presidente Italia Nostra – Sezione del Fermano

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