Italia Nostra

Data: 20 Giugno 2013

La posizione di Italia Nostra Marche sulle modifiche alla legge regionale n.3 del 2012

RIASSUNTO DELL’INTERVENTO DEL RAPPRESENTANTE DELL’ASSOCIAZIONE ALLA AUDIZIONE PRESSO LA IV COMMISSIONE DEL 20 GIUGNO 2013 AVENTE PER OGGETTO LE PROPOSTE DI MODIFICA ALLA L.R. n.3/2012

L’Associazione Italia Nostra Onlus, Consiglio Regionale delle Marche, partecipa alla odierna riunione dopo aver letto le proposte di modifica alla L.R. 3/2012 nelle parti in cui la Corte Costituzionale ha mosso appunti al testo. Le proposte di legge sono la n.330 della Giunta regionale e la n.331 del Consigliere Latini.

Italia Nostra Marche ritiene in primo luogo che il testo debba essere doverosamente adeguato a tutti i rilievi avanzati dalla Corte Costituzionale ed in particolare che nella legge vadano inseriti “tutti i criteri indicati nell’allegato III alla Direttiva Europea n.2011/92/UE”.

La mancanza di tali criteri appare, a noi, la più forte critica avanzata dalla Corte Costituzionale alla legge regionale n.3/2012. E’ l’assenza di tali criteri, che dovevano risultare già inseriti nella legge, a determinare la situazione critica in cui attualmente si trova la regione sul versante delle valutazioni ambientali.

Pertanto Italia Nostra Marche chiede:

  1. che tutti i criteri di cui all’allegato III della Direttiva Europea vengano inseriti nella citata legge. Alla luce di tali nuovi (per la Regione Marche) criteri, sarà possibile ricreare un elenco A ed un elenco B delle attività e progetti da sottoporre a valutazione che tengano conto realmente, ad esempio, della correlazione tra le dimensioni del progetto ed il cumulo con altri progetti (cosa che non risulta essere avvenuta per i numerosi progetti di biogas nella Vallesina)
  2. che tutte le procedure della legge siano riservate alla Regione ed alle Provincie (fin tanto esistenti) escludendo i Comuni che, al loro interno e salvo eccezioni, non hanno le risorse e le competenze tecniche per poter far fronte a questo “scarico” di competenze. In tempo di spending review, con i tagli alle spese, ai finanziamenti, alle consulenze esterne, è impensabile che ciò possa avvenire
  3. che nel difficile periodo economico per gli enti pubblici vengano mantenuti gli attuali oneri a carico del proponente per le varie procedure(0,5 e 0,4 per mille), dal momento che i progetti non sono opere di carità.
  4. che, onde favorire la partecipazione delle cittadini alla conoscenza dei progetti, sia resa obbligatoria la assemblea pubblica di cui agli art. 10 e 13 della L.R. 3/2012, ove la parola “può” deve essere trasformata in un “deve”.

In relazione alle proposte dell’ANCI presentate in questa audizione, Italia Nostra Marche rimane disponibile per una ulteriore riunione, per esaminare un testo più avanzato e rispondente alle richiesta da più parti avanzate.

Si ringrazia per l’attenzione.                                Il Presidente Maurizio Sebastiani

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