Italia Nostra

Data: 5 Ottobre 2011

Perplessità sul parere della Provincia sul centro turistico-termale di Carignano

La sezione pesarese di Italia Nostra, riservandosi successivi doverosi più articolati  approfondimenti, dopo una prima lettura del parere di merito formulato dalla Provincia sul centro Turistico-Termale di Carignano, non può non esprimere in prima istanza forti perplessità per come sia stato recepito il parere espresso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.

In particolare ci preme ricordare che la Soprintendenza ha dato un inequivocabile parere negativo a significative parti delle previsioni del Progetto presentato dalla Ditta Proprietaria, in quanto non ha ritenuto superate le pregiudiziali già espresse a suo tempo con specifiche note formali del 2009 (prot.14669) e del 2010 (prot.11568): “stante l’estrema consistenza dei volumi previsti per la realizzazione di strutture residenziali, commerciali ed alberghiere”.

Essendo la motivazione del diniego “l’estrema consistenza dei volumi previsti” (più di 100.000 mc per le sole residenze, commercio ed alberghi in aggiunta agli altri 100.000 mc. circa approvati per strutture e servizi più propriamente connessi alle attività termali), non si comprende come si possa affermare nel parere della Provincia che “la Soprintendenza ha espresso un parere negativo relativamente alla progettazione relativa ai volumi residenziali, commerciali ed alberghieri”!

Su questo punto non si può equivocare: la Soprintendenza ha detto no a 100.000 mc. di cemento non perché “progettati male”, ma semplicemente perché li ritiene incompatibili con il contesto interessato, che non a caso è stato vincolato a suo tempo con specifico Decreto Ministeriale per tutelarne i valori paesaggistici presenti, che la Soprintendenza stessa ricorda essere “primari rispetto a qualsiasi interesse pubblico o privato”.

L’Amministrazione Provinciale, considerato che il suo Presidente ha pubblicamente espresso la propria soddisfazione per il rigore e la positiva collaborazione testimoniata in proposito dalla Soprintendenza – che recentemente ha ampliato i volumi autorizzati con un’unica struttura alberghiera di qualità per 15000 mc circa, accettata anche dalle associazioni e del comitato di Carignano – a nostro avviso dovrebbe sì approvare e condividere l’Accordo di Programma in Variante al PRG di Fano; ma non tanto per aggiungere ulteriore volume edificabile, così come era nelle intenzioni originarie, bensì per togliere invece quello che la procedura di Valutazione Ambientale Strategica ha di fatto evidenziato essere abbondantemente in più!

Il Consiglio direttivo della Sezione di

Pesaro e Fano

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