Il toponimo stesso (forse da vallicula , piccolissima valle) spingerebbe ad avere estrema cura ed attenzione nel portare modifiche ad un contesto ed un ambiente che per sue dimensioni e natura presenta oggettivi limiti ad un compatibile accoglimento di nuove attività e manufatti, quando già quelli esistenti (albergo, porto, ristoranti,…) sembrano essere in eccesso e debordanti.
Ciò nonostante il Comune di Pesaro ha approvato in questi giorni una variante per la realizzazione di un nuovo chiosco-ristorante di 150 mq. con relativi parcheggi in un’area agricola subito a ridosso della spiaggia (ma il PPAR non sottopone tali aree a tutela integrale?) tramite la procedura straordinaria dello Sportello Unico per le Attività Produttive.
Se oltre a ciò si considera che il Piano del Parco recentemente approvato dalla Regione prevede addirittura un ampliamento del 20% dell’albergo Capo Est che sovrasta “minaccioso” la spiaggia e che il Sindaco di Gabicce continua imperterrito a prodigarsi per rendere fattibile la scellerata ipotesi di ampliamento dell’attuale porto, dobbiamo prendere atto che fra non molto questo angolo incantevole, patrimonio di tutti, sarà completamente e definitivamente stravolto e ciò in nome di interessi esclusivamente privati.
Ma l’aspetto ancora più grave è il messaggio culturale negativo che ne deriva per tutta la Comunità provinciale e non. Il solo fatto di prefigurare da parte delle amministrazioni locali una serie di interventi così invasivi in uno dei luoghi simbolo, sia del nostro paesaggio provinciale, che di quello della costa centro-adriatica, ha già di per sé l’infausto effetto di legittimare, in nome di un qualunque affare piccolo o grande che sia, sciagurate ipotesi di trasformazione edilizia ed urbanistica delle parti più belle e suggestive del nostro territorio.
Italia Nostra, dopo aver impugnato nel 2009 l’adozione del Piano del Parco del San Bartolo, patrocinata dagli avvocati Giovanni Natale e Osvaldo Lucciarini, ha altresì depositato al TAR Marche ricorso contro le delibere di approvazione definitiva del Piano del Parco, votate all’unanimità da tutti i componenti dell’Ente Parco.
Appare in tutta evidenza la violazione del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici che impone la copianificazione Stato-Regione nei territori vincolati. Si ricorda che il Parco naturale del San Bartolo è vincolato per legge, in quanto bene paesaggistico.
Il Consiglio Regionale ha invece ignorato gran parte delle prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio nel testo definitivo approvato il 2 febbraio 2010, disponendo anche l’aumento volumetrico dell’Hotel Capo Est: praticamente si potrà costruire un piano in più. L’associazione ha inoltre inviato una diffida al Sindaco di Gabicce e agli Enti convocati alla Conferenza dei Servizi ad esaminare il progetto di ampliamento del porto di Vallugola per l’illegittima determinazione di considerare come “prescrizioni” i pareri contrari di Capitaneria di Porto, Soprintendenza, Autorità Interregionale di Bacino, Provincia ed Ente Parco del San Bartolo. Il che comporterebbe delle semplici modifiche al progetto e non, come prevede la legge Burlando, un nuovo diverso progetto ed un nuovo iter approvativo.
L’Avv. Maria Giuseppina Mariani, incaricata da Italia Nostra, ha messo in evidenza che il Sindaco, la cui partecipazione alla Conferenza quale organo politico è da considerarsi illegittima, “ha addirittura, come da verbale, formulato proposte, assunto determinazioni e disposto direttive anche circa le modalità procedimentali della Conferenza dei servizi, giungendo poi, in modo del tutto infondato, illegittimo e fuorviante, a qualificare i pareri negativi inequivocabilmente già espressi dagli Enti in “prescrizioni”.
Federica Tesini
Presidente di Italia Nostra Pesaro
Roberto Biagianti
Consigliere di Italia Nostra Pesaro