Riceviamo da Italia Nostra Marche la proposta di legge di iniziativa popolare sull’assetto del territorio a consumo territorio zero che è in conclusione di percorso per iniziare la raccolta firme
FORUM DEI MOVIMENTI REGIONALI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO
“FORUM PAESAGGIO MARCHE”
Testo completo della bozza di proposta di legge di iniziativa popolare su :
“NORME PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO, LO SVILUPPO ECOCOMPATIBILE ED IL GOVERNO PARTECIPATO DEL TERRITORIO REGIONALE , MODIFICHE ALLA L.R. N. 34/1992 (NORME IN MATERIA URBANISTICA, PAESAGGISTICA E DI ASSETTO DEL TERRITORIO), ALLA L.R. N. 18/2008 (NORME IN MATERIA DI COMUNITÀ MONTANE E DI ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI) e ABROGAZIONE DELLA L.R. N. 13/1990 (NORME EDILIZIE PER IL TERRITORIO AGRICOLO).”
Titolo i
finalità e principi
Art. 1
(Finalità)
- 1. La Regione promuove la tutela e valorizzazione del paesaggio, riconoscendolo come bene comune e valore prevalente rispetto agli interessi pubblici in materia di governo del territorio.
- 2. La Regione promuove, inoltre, politiche e buone pratiche, mediante l’individuazione di strumenti efficaci e di procedimenti idonei e partecipati, per diffondere ed accrescere, a cominciare dalle comunità locali, la conoscenza del Paesaggio delle Marche come patrimonio unico ed indivisibile dell’intera collettività, nella consapevolezza che tale assunto sia la condizione necessaria per garantire il buon governo del paesaggio e del territorio considerati nella loro interezza e complessità così da generare sviluppo e benessere durevoli, coesione sociale, competitività territoriale ed economica, rafforzando l’identità regionale e migliorando la qualità dei luoghi.
- La Regione, in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000, e con il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) ricerca, sperimenta ed implementa metodi e strumenti per la più ampia, continuativa e strutturata partecipazione delle popolazioni al governo dei territori. Anima e promuove una costante interrelazione fra i saperi esperti e gli abitanti dei luoghi, chiamati a condividere le scelte di pianificazione fin dalle loro fasi nascenti, per garantire a tutti qualità dei contesti di vita; ricerca assieme alle comunità locali le risposte ai bisogni espressi dai cittadini, con piena attenzione anche alle differenze di cultura, età, abilità, genere e ogni altra diversità… (continua a leggere)