La Selva di Gallignano, un’area bellissima del comune di Ancona, diventò a fine anni ’80 oasi di protezione faunistica grazie alla sezione di Ancona di Italia Nostra che riuscì a convincere la provincia di Ancona. Poi per anni la vigilanza fu appannaggio della associazione fino a quando il terreno, di proprietà del Comune di Ancona, non fu ceduto all’Università di Ancona, Facoltà di Agraria, che vi realizzò un apprezzato Orto Botanico, recuperando un edificio dove è stato localizzata una banca del seme ed una aula didattica.
L’interesse della associazione non è mai scemato per tale area che ha un valore sia paesaggistico che culturale e che è a tutti gli effetti tutelata dalla legge regionale n.7 del 1995.
Le guardie ecologiche volontarie di Italia Nostra, nei loro controlli periodici, hanno verificato che da tempo l’area è utilizzata per portare a “sgambare” i cani senza guinzaglio, in contrasto con le norme di salvaguardia. Tale abitudine è deleteria, in questo periodo dell’anno, per la nidificazione dell’avifauna. Si invitano pertanto a tutti i cittadini, fruitori dell’area protetta, a non portare cani se non rigorosamente al guinzaglio, segnalando che anche la strada di accesso è all’interno dell’area protetta. Le guardie ecologiche volontarie hanno poi verificato come si siano verificati atti di vandalismo come l’asportazione dei cartelli indicante la Selva di Gallignano, all’ingresso della strada principale e lungo il perimetro dell’oasi. Le guardie sono già intervenute, diffidando verbalmente i trasgressori al rispetto del regolamento dell’Oasi faunistica e segnalando le violazioni agli altri organi di polizia.
Si confida sul senso di responsabilità dei cittadini, a tutela di un bene naturalistico che appartiene a tutti loro come bene comune e che quindi va insieme protetto.