A Porto Recanati non vi è solo la variante del Burchio a rappresentare un violento attacco al territorio, con la prevista cementificazione di 34 ettari della collina nel quartiere Montarice, alla quale si sono finora opposti 636 cittadini firmatari di una mozione, il comitato di quartiere ed altri soggetti politici ed associativi, in una area considerata a rischio idrogeologico dal PAI ed in parte di interesse archeologico.
Vi è un altro attacco al paesaggio ed al prezioso tesoro archeologico dell’antica “Potentia”, rappresentato dal progetto di lottizzazione per la realizzazione di un centro commerciale a sud di Porto Recanati, tra l’area archeologica già vincolata, la Statale 16 ed il bivio della strada “la Regina”. In questo caso la cementificazione avrebbe una estensione complessiva di ben 67.500 metri quadrati, dei quali 11.000 mq destinati all’edificio commerciale e la restante superficie ad infrastrutture di servizio, a parcheggi, viabilità, etc.
La realizzazione del centro commerciale avrebbe luogo su una area a rischio archeologico ( per la metà ad alto e medio rischio) distruggendo le vestigia della centuriazione romana, reperti, manufatti, edifici, punti panoramici tutelati dal Piano Paesistico Ambientale e dalle leggi vigenti. Italia Nostra è intervenuta recentemente sulla vicenda ponendo in evidenza:
- l’assenza di qualsivoglia necessità di realizzare nuovi centri commerciali
- la necessità di evitare un’ulteriore consumo di suolo agricolo
- la necessità di tutelare l’ingente patrimonio archeologico, paesaggistico ed ambientale dell’area di Potentia
- l’opportunità di ripensare ad uno sviluppo diverso del territorio, legato alla considerazione che l’intera area di interesse archeologico è una risorsa non solo culturale ma anche ai fini turistici e socio-economici.
E’ necessario cogliere questa occasione per prevedere, per l’intera area a rischio archeologico, un esteso Parco archeologico contribuendo così a promuovere nuova occupazione giovanile qualificata in coerenza con gli obiettivi strategici di un distretto culturale della bassa valle del Potenza.
E’ pervenuta in queste ore la notizia che la provincia di Macerata, su istanza anche del Ministero dei Beni Culturali, ha deciso che il progetto sia sottoposto a Valutazione preventiva di Impatto Ambientale, evitando così – almeno per il momento – l’inizio della cementificazione.
Italia Nostra Onlus Marche invita l’Amministrazione Comunale di Porto Recanati, a poche settimane dalla propria decadenza per fine mandato, ad astenersi dal sacrificare il territorio in modo così discutibile e, a nostro parere, poco utile per il futuro dei propri cittadini.