È andato in onda, nella puntata odierna del programma “Alle falde del Kilimangiaro” su RAI TRE, l’inkiesta della giornalistaStefania Battistini sullo scandalo marchigiano del biogas che ha visto l’annullamento di alcune autorizzazioni e il sequestro di alcuni impianti, la modifica di una legge regionale, la n.3 del 2012, obbligata da parte della Corte Costituzionale ed infine anche la apertura di una indagine penale da parte della magistratura inquirente contro alcuni imprenditori e funzionari della Regione Marche.
Il servizio televisivo ha portato, finalmente su un canale nazionale, le critiche alla vicenda aggravata dal tentativo, tutt’ora presente, di sanare la violazione delle normative europee – a vantaggio della speculazione sugli incentivi per le rinnovabili quali hanno da essere considerati gli impianti a biomasse – con l’introduzione di una Valutazione d’Impatto Ambientale “postuma” per evitare di accollarsi danni per milioni di euro.
L’uso corretto di questi incentivi dovrebbe avvenire a favore del completamento del ciclo produttivo delle aziende agricole con l’impiego delle deiezioni animali e degli scarti di vegetali per recuperare energia; non per permettere ad alcuni di speculare per realizzare su un singolo impianto da 1 megawatt proventi di 32 milioni di euro in 15 anni, consumando ogni anno 300 ettari di terreno agricolo sottraendolo alla agricoltura, per rifornirsi artificiosamente di materiale combustibile. 32 milioni di euro proveniente dalle bollette che pagano i cittadini italiani.
Se l’intervento a commento del servizio del presidente regionale di Italia Nostra Marche, fosse andato in onda e non tagliato insieme ad altri interventi (per motivi di tempo televisivo ndr), si sarebbe appreso che gli ambientalisti sono favorevoli alle rinnovabili ma al servizio dei produttori agricoli, dei veri imprenditori e non per iniziative di speculazione finanziaria. La responsabilità dei politici marchigiani è stata veramente grande in questa vicenda. Attendiamo gli eventuali sviluppi giudiziari per avere giustizia nelle aule dei tribunali. Un grazie a Stefania Battistini per aver fatto emergere a livello nazionale questa vicenda!