Italia Nostra

Data: 16 Dicembre 2010

Sezione Pesaro e Fano: sulla gestione del verde pubblico

Aspes annuncia via mail alle associazioni ambientaliste nuovi abbattimenti seriali di pini a distanza di un mese dall’incontro con presidente e direttore, concluso con la promessa di un incontro tra Comune, Aspes e associazioni. Invece di una data ci viene gentilmente comunicato che saranno abbattuti 28 pini: 15 in viale Gorizia, 12 in viale della Vittoria e 1 in via Mirabelli. Il confronto è urgente e indifferibile!

Le associazioni di tutela ambientale chiedono con forza un incontro al Sindaco e agli assessori competenti – Lavori Pubblici ed Ambiente – e l’immediata istituzione della Commisione per la protezione della natura, obbligatoria per legge (art. 10, L. R. n. 7, 13/03/85), senza oneri finanziari per il Comune, e mai attivata dalla nuova giunta a Pesaro.

Nel 2007 l’Amministrazione Comunale aveva provveduto a redigere il Regolamento del Verde Pubblico e Privato nell’ambito del progetto ” Pesaro Città Giardino”, a cui dovevano fare seguito il Piano del Verde, il Censimento e il Piano Generale di programmazione delle manutenzioni e di promozione. Sono passati ormai più di tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento, ma il Piano del Verde non  ha mai visto la luce. Uno strumento che potrebbe determinare un programma organico di interventi per lo sviluppo quantitativo e qualitativo del verde urbano, oltre che per la sua manutenzione e gestione. Il patrimonio verde appartiene alla collettività, compito dell’amministrazione è conservarlo e migliorarlo. Aspes dovrebbe solo gestire in quest’ottica conservativa le parti di propria competenza, mentre invece avviene una cosa davvero strana: il parere per gli abbattimenti che spetterebbe al Comune, è stato delegato ad Aspes; però la perizia del comune – che indica SEMPRE l’assenza di soluzioni alternative al taglio – obbliga sempre Aspes a rilasciare il nulla osta all’abbattimento. E’ un circuito perverso che sta portando a una spoliazione della “città-giardino” indecorosa. E’ evidente che il Verde non è considerato un argomento urgente, nè importante, tanto da Aspes quanto dal Comune, anzi abbiamo la certezza che per il Comune il verde urbano sia solo un arredo un po’ fastidioso, che non merita alcun rispetto e dignità. Non è più tollerabile che si abbattano alberi storici, o ad alto fusto per il rifacimento dei marciapiedi e dei sottoservizi, opere che avrebbero dovuto essere fatte in modo diverso, senza danneggiare l’apparato radicale, come indica chiaramente il Regolamento, che norma anche “come” si fanno scavi e opere edilizie. Se nessuno si sente in dovere di difendere il verde, le associazioni si assumono questo dovere e pretendono dal Comune di essere considerate interlocutrici ineludibili, e decidere insieme a Comune ed Aspes “come”, “cosa”, quando”, “se”, “perché”, ed anche “chi”, data la scandalosa mancanza di professionalità di tanti operatori del verde. Chiediamo che il Comune riprenda da subito il controllo su tutti gli strumenti normativi e autorizzativi che sono stati delegati ad Aspes Spa, avocando a sé le prerogative in materia di tutela del Verde Pubblico che la legge gli attribuisce.

Le associazioni:

Italia Nostra, Legambiente, Lupus in Fabula, WWF Pesaro, Coordinamento Guardie WWF Marche, Rosso&Verde, Coordinamento provinciale associazioni animaliste, Speciale Donna.

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