Italia Nostra

Data: 21 Gennaio 2014

Un anello verde lungo Fermo per valorizzare il paesaggio naturale e urbano

Un percorso verde attorno a Fermo, da sfruttare tutto l’anno, sia per i residenti sia per i turisti. Non solo musei, anche paesaggio e relax: è la mobilità dolce la ricetta per accogliere e attirare nuovi turisti, che desiderano sempre più spazi dove poter trascorrere ore lontano dall’ufficio, dal traffico e dall’inquinamento. I fermani sono costretti a spostarsi a Porto S. Giorgio, alla Pista di atletica leggera sulla Castiglionese, al Parco dello Sport della Girola, alla Pista Ciclopedonale Lido di Fermo-Tre Archi, al parco Alex Langer di Monte Urano o al Parco Fluviale di Sant’Elpidio a Mare. Per questioni di sicurezza, dovuta al gran traffico, e per la scomoda pavimentazione del centro storico, oltre che per le notevoli pendenze, è difficile in città muoversi a piedi. Ma anche per la mancanza di marciapiedi o per il loro pessimo stato di manutenzione.

Perché allora non sfruttare percorsi già esistenti attorno al centro storico di Fermo per creare un anello che dia la possibilità di fare passeggiate al riparo dal traffico, andare in bicicletta o a cavallo? I costi non sono proibitivi, basta mettere in rete quanto già esistente e provvedere a qualche leggero intervento. Le mura sarebbero un’altra grande opportunità per Fermo, peccato che siano in molti punti occupate da gazebo, piante, bocciofile varie, ecc., e il notevole traffico non consente di percorrerle in sicurezza. Propongo un itinerario Benessere & Salute, con la possibilità di gustare il paesaggio marchigiano, spaziando tra mare, colline e montagna, e l’agglomerato antico del colle Sabulo. Un itinerario studiato per riscoprire la possente cinta muraria con le torri e i bastioni, e le antiche porte di accesso alla città: Santa Caterina, San Giuliano, Sant’Antonio, San Francesco.

A proposito: quando sarà riaperta Porta San Francesco? E’ proprio necessario aspettare la riqualificazione di Piazza Dante per creare un importante collegamento pedonale verso il centro? L’anello proposto collegherebbe parchi e aree verdi: a sud il parco della Mentuccia con via Galilei e porta San Giuliano, a est la bretella di Santa Caterina con le Fonti San Francesco da Paola, a nord la zona del Tirassegno con Fonte Fallere e il percorso dell’ex ferrovia Adriatico-Appennino sotto l’Orzolo, a ovest la bretella di borgo Diaz. A questo anello, per uscire/entrare dalla/in città, si collegano strade vicinali esistenti, ancora bianche, verso la campagna fermana, in direzione delle quali ognuno può scegliere itinerari di grande suggestione. Un esempio? Perché non collegare, a costo irrisorio, via Guarnieri con via del Crocifisso, in modo che gli abitanti del grosso complesso “Santarelli”, e non solo, possano avere una valvola di sfogo verso via Parete e la val d’Ete?

Bisognerebbe inoltre predisporre una apposita segnaletica, la locale sezione del Club Alpino Italiano potrebbe essere di aiuto. Anzi, ogni tanto, lungo l’anello cittadino, si potranno creare aree per il tempo libero e mappe che segnalano le varie località del territorio. A Fermo città manca un’area Pic-Nic che, unitamente all’area di sosta Camper attrezzata, sarebbero preziose soprattutto per gruppi organizzati, ma anche per singoli turisti. Il percorso sarà adatto a tutte le età: giovani, anziani, bambini, a tratti anche i diversamente abili potrebbero usufruire di tale anello. Le scolaresche potrebbero creare lì orti botanici e piantagioni, in modo che tra qualche anno questo anello ecologico sia protetto dalle intemperie e d’estate sia riparato dal sole. Gli anziani potrebbero coltivare i cosidetti “Orti Urbani”, un modo per essere protagonisti e far vivere la propria città. Una volta realizzato il progetto bisognerà stampare una guida con l’indicazione dei siti attraversati dall’escursionista. Sarebbe sicuramente un richiamo per tutto l’anno per i residenti, ma anche un invito in più per i turisti.

Elvezio Serena

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