Italia Nostra

Uscita ad ovest e finanza di progetto

14 Novembre 2016

Il Comune di Ancona ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture di dare una risposta sulla fattibilità dell’USCITA AD OVEST, poiché evidentemente l’impegno del Vice Ministro Nencini non è sufficiente.

Ricordiamo che l’Uscita ad Ovest è un esempio della “finanza di progetto”, cioè il privato mette i soldi (in questo caso la Ditta Salini) per costruire la strada e se la ripaga con i pedaggi.

Il Presidente della Autorità Nazionale Anti corruzione, Raffaele Cantone, in una intervista pubblicata domenica 13.11.2016 su un giornale nazionale, interrogato sulla finanza di progetto afferma che “il problema è che la  maggior parte delle opere con la finanza di progetto sono nate con piani finanziari non sostenibili…..il fatto è che le opere dovevano essere fatte non perché utili ma per immettere  denaro nel sistema

A nostro parere è proprio l’esempio calzante  per Ancona dove il piano finanziario si reggerebbe solo con un aumento di VENTI VOLTE dell’attuale traffico portuale, cosa al di là da ogni previsione e neanche augurabile per la nostra città dove la reale situazione dell’inquinamento non è, a nostro parere, colpevolmente rilevata.

Ed è questo il motivo principale per cui la finanza di progetto si è “incagliata”.

La soluzione potrebbe invece essere rappresentata dal raddoppio della “variante” alla Statale 16 che attendiamo da venti anni e dalla risoluzione del problema Torrette (vi sono più idee in merito), con una spesa ben inferiore al miliardo oggi stimabile a fini lavori per realizzare l’uscita ad Ovest, decisamente meno impattante per l’ambiente e decisamente più utile per  la città e l’hinterland.

 

C.S. di Italia Nostra Sezione di Ancona