Italia Nostra

Data: 30 Aprile 2020

Novara: con la fase 2 ripensare la mobilità. Appello degli ambientalisti

Novara: le associazioni ambientaliste consegnano un appello all’amministrazione comunale per ripensare la mobilità con l’ingresso nella “Fase 2”. Un’accorata richiesta in virtù della quale “sia colta l’occasione per ripensare alla mobilità della nostra città, adottando i provvedimenti necessari per consolidare i vantaggi ambientali acquisiti, favorire la mobilità pedonale e ciclabile, la moderazione delle velocità e la sicurezza per tutti gli utenti della strada”. A firmare il documento: Giulio Rigotti per Fiab Novara, Giuse De Vito e Giovanni Gramegna per Fai Novara, Roberto Gazzola e Marzia De Marchi per Legambiente Circolo Il Pioppo, Anna Denes per Pro Natura, Donatella Depaoli per Italia Nostra, Marco Calgaro per Medici per l ambiente, Roberto De Rosa per ViviNovara odv, Fabrizio Cerri per Novara Green, Enrico Zaninetti per l associazione Amici di Santiago, Roberto Vellata per gli Amici del Ticino, Graziana Antoci per il Gruppo ciclistico GC95, Fabio Tomei per il Carp, Cai Novara e Fridays for future Novara. “Riteniamo questo ancor più necessario ora che con l applicazione delle misure di distanziamento e di contingentamento sui mezzi pubblici sarà prevedibile sulle nostre strade un incremento della mobilità in auto con tutte le conseguenze del caso – scrivono i firmatari dell appello – Ferma restando la necessità che nella fase post Covid 19 saranno indispensabili interventi più strutturali quali il potenziamento delle linee portanti del trasporto pubblico locale e il miglioramento della qualità del servizio agevolando le tariffe, l approvazione del Biciplan e la realizzazione di infrastrutture ciclabili estese e adeguate, il potenziamento della mobilità a piedi e del Pedibus scolastico e non ultimo l’ampliamento e la sistematizzazione del telelavoro, siamo oggi fortemente convinti che questa sia un occasione straordinaria per “mettere in sella” una buona parte dei novaresi a condizione che si predisponga rapidamente un piano straordinario per infrastrutturare con manufatti segnaletici orizzontali e verticali e a bassi costi le principali strade urbane e di quartiere e renderle favorevoli e sicure per l’uso della bicicletta. L’utilizzo della bicicletta favorisce il commercio di vicinato, la frequentazione degli assi commerciali centrali e di quartiere, le relazioni interpersonali; uno strumento che inoltre ci aiuta a recuperare alla normalità le nostre condizioni fisiche provate dal lungo periodo di inattività. Crediamo – concludono le associazioni – che ora serva una politica della mobilità nuova, coraggiosa, da attuarsi concretamente e in tempi assolutamente brevi o immediati, con idee e azioni concrete a costruire la città del “dopo””.

 

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