Italia Nostra

Data: 5 Marzo 2020

Pesaro: associazioni ambientaliste richiedono tavolo partecipato sui progetti di mobilità

“Stop a tutti i progetti che riguardano i parcheggi, e apertura di un confronto con tutta la città sulla mobilità. Incentivare le Zone 30, come stanno facendo in Spagna». E’ questo il contenuto del documento rivolto all’Amministrazione comunale da 15 tra associazioni, gruppi, comitati e movimenti per una mobilità sostenibile.  «Apprendiamo preoccupati – scrivono i firmatari – delle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale circa l’avanzamento del progetto di parcheggio in zona Baia Flaminia e rinnoviamo la nostra richiesta di fermarsi per poter guardare ad una mobilità sostenibile e non centrata sullo spostamento privato in auto, che debba diventare la via da scegliere». La lettera aperta porta la firma di Apriti Pesaro, Articolo  1,Stop al Consumo di Suolo, Enpa, Fff Pesaro, Fiab-For Bici, Fuoricentro, Gas Pesaro, Gruppo ZerO, Guardie Zoofile Oipa Pesaro Urbino, Italia Nostra Pesaro, La Lupus in Fabula, Legambiente Pesaro, Lipu, Movimento Sostenibilità Equità Solidarietà. «Le Amministrazioni che stanno pianificando uno sviluppo urbano in linea con i problemi connessi all’emergenza climatica, strettamente correlata alla mobilità a motore, e alla riqualificazione degli spazi, hanno preso decisioni o stanno adottando scelte completamente diverse da quelle che stiamo vivendo a Pesaro. La nostra città può essere facilmente percorsa in bicicletta o a piedi, per questo la scelta di progettare nuovi parcheggi è sbagliata. Lo stesso piano per la mobilità sostenibile del Comune non indica i parcheggi come strategia per la mobilità prossima futura, piuttosto, riconosce che ove ci sono parcheggi, le persone sono invogliate ad arrivare in auto. I parcheggi non risolvono neppure il problema del traffico, lo peggiorano. La progettazione del Comune in materia di mobilità strategica – continuano – ha prodotto negli anni molti risultati, che ci hanno fatto guadagnare posizioni nelle classifiche nazionali, ma è importante non adagiarsi sui risultati raggiunti e, ancora più strategico, immaginare un nuovo balzo verso la mobilità sostenibile che rispolveri anche le idee più interessanti mai attuate». In particolare, i sottoscrittori del documento richiedono a gran voce che venga attivato un percorso realmente partecipato che sia ripreso il progetto Pantano zona 30, del 2003 che a tutt’oggi pare un progetto pilota precursore della progettazione urbanistica di Pontevedra e che meriterebbe di essere esteso ad altre zone della città.

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