Indirizzo/Località: S.P. 661, tratto Fondovalle Tanaro – Borgata dei Gabetti – Narzole (Cuneo)
Tipologia generale: edificio di culto
Tipologia specifica: cappella
Epoca di costruzione: sec. XVII
Uso attuale: completamente abbandonata, è stata saccheggiata e vandalizzata più volte
Uso storico: la cappella fu edificata per voto delle suore Clarisse di Cherasco. La fondatrice del monastero, contessa Deodata Lunella di Costangaresca (1647), possedeva oltre al territorio di Costangaresca una cascina e vasti campi oltre il fiume. Proprio vicino alla cascina (poi Casa Bianca), verso la fine del Seicento, su un terreno devastato dall’invasione di insetti nocivi le Clarisse fecero sorgere una chiesetta dedicata a San Grato
Condizione giuridica: proprietà ecclesiastica
Segnalazione: del 4 giugno 2018 – segnalazione della Sezione di Bra di Italia Nostra – bra@italianostra.org
Motivazione della scelta: La cappella dedicata a San Grato è di proprietà ecclesiastica (Diocesi di Alba). Rispetto al centro storico di Narzole si trova in direzione sud oltre il fiume Tanaro, sponda destra, a circa tre chilometri dalla chiesa parrocchiale di San Bernardo e a pochi metri dalla strada provinciale S.P. 661 Fondovalle Tanaro.
Completamente abbandonata, è stata saccheggiata e vandalizzata più volte.
Secondo la tradizione la cappella fu edificata per voto delle suore Clarisse di Cherasco (città cui Narzole fu aggregata dal 1301 al 1802). La fondatrice del monastero, contessa Deodata Lunella di Costangaresca (1647), possedeva oltre al territorio di Costangaresca (toponimo che sembra richiamare scorrerie ungare documentate nella vallata del Tanaro, da Ceva ad Alba, tra il X e l’XI secolo) una cascina e vasti campi oltre il fiume. Proprio vicino alla cascina (poi Casa Bianca), forse verso la fine del Seicento, su un terreno devastato dall’invasione di insetti nocivi le Clarisse fecero sorgere una chiesetta dedicata a San Grato (presumibilmente il Grato, vissuto nel V secolo, secondo vescovo e patrono di Aosta, venerato anche in provincia di Cuneo come santo taumaturgo, protettore dei raccolti dalla grandine e da altri flagelli, nonché come guaritore in particolare dalla lebbra), invocato per liberare le campagne da bruchi, vermi e locuste.
Il parroco di Narzole-San Bernardo, Giuseppe Novello, prevosto, nell’Indagine su tutte le chiese (non parrocchiali) esistenti nelle varie Parrocchie della Diocesi nel 1869, riferisce della cappella di San Grato in «Borgata dei Gabetti»: «dista dalla Parrocchia di tre chilometri circa oltre il Tanaro». «Vi si celebra la Messa tutti i giorni festivi e si fa la festa in Settembre». «Vi provvede la popolazione e vi è la sua apposita amministrazione». «Non vi è propriamente Cappellano, solo un Sacerdote dal Capoluogo vi porta la Messa nei dì festivi. Vi ha tutto l’occorrente». Il parroco inoltre annota: «È necessaria questa chiesa per il Tanaro che separa quella popolazione dalla parrocchia; vi partecipa circa 170 persone».
L’altare in marmo, voluto dai frazionisti e inaugurato dal vescovo di Alba mons. Grassi nel 1933, è stato gravemente danneggiato e vandalizzato.
La cappella, ripulita dalla vegetazione che la copre quasi interamente e dotata nell’esterno di qualche tavolo da picnic, potrebbe diventare almeno un punto sosta/tappa per i numerosi appassionati di cicloturismo che frequentano la strada S.P. 661 Fondovalle Tanaro. Intorno alla cappella sono notevoli alcune querce (una potrebbe essere quasi centenaria) che segnalano la località anche dal punto di vista naturalistico.
Riferimenti bibliografici
- Walter Accigliaro, Baldassarre Molino, Gianni Boffa: Repertorio storico delle parrocchie e delle parrocchiali nella diocesi di Alba, Sorì Edizioni, Piobesi d’Alba 2001
- Giovanni Francesco Damillano: Annali e storia delle chiese di Cherasco di Giovanni Francesco Damillano; trascritti e annotati da Francesco Bonifacio-Gianzana e Bruno Taricco, Centro internazionale di studi sugli insediamenti medievali-Città di Cherasco, Cherasco 2007
- Corrado Marengo: Narzole: le sue origini, la sua storia, la sua gente, Parrocchia S. Bernardo, Narzole 1997 (stampa Canale 3, Casale Monferrato 1998)