Italia Nostra

Data: 24 Dicembre 2015

Interventi di riqualificazione delle aree verdi ed un nuovo impianto boschivo ad Alba

Recentemente abbiamo appreso da alcuni organi di stampa che l’Amministrazione comunale di Alba nel 2016 intenderebbe dotare il concentrico cittadino e qualche area limitrofa di viali e giardini riqualificati, nonché di un “bosco urbano”. Ovviamente questa Sezione di “Italia Nostra” è favorevole a tali operazioni per il verde pubblico, tuttavia cogliamo l’occasione per notificare alle SS. LL. alcuni pronunciamenti, segnalazioni e specifiche precisazioni al riguardo.

– Seppur si consideri numericamente in circa 7.100 alberi (uno ogni quattro cittadini) il patrimonio arboreo presente nel concentrico albese e nelle frazioni, occorre precisare che tale contabilità va meglio analizzata tenendo conto della loro distribuzione negli spazi pubblici, della loro effettiva entità vegetazionale, del loro livello di salute e di crescita anche in base alle cure necessarie. Inoltre, troppo spesso vengono abbattute singole piante ragguardevoli anche in prossimità delle scuole oppure interi viali alberati, con motivazioni spesso quantomeno opinabili. Seppur la città, con circa 31.000 residenti, possa giustamente vantare una superficie di aree a verde pubblico piuttosto estesa (0,4 km quadrati, sui complessivi 54 km quadrati), ma non del tutto ottimale, nel suo interno vanno evidenziate situazioni di parziale degrado o di vari abbattimenti non sostituiti. Ad esempio, per quest’ultimo aspetto, si segnalano sia i numerosi alberi mancanti (poiché finora non rimpiazzati con rispettive specie preesistenti) in corso Europa, in corso Piave, nel parcheggio di corso Enotria od in corso Banska Bystrica, sia le esigenze di manutenzione e di sicurezza per i fruitori nei giardini della Stazione ferroviaria, di via Roma e di via San Teobaldo, come nello stesso parco Tanaro (per il quale sono annunciati lavori con un contributo di 20.000 euro).

– La conoscenza documentata dell’effettivo patrimonio arboreo di pregio, esistente nel territorio albese, è un’esigenza imprescindibile. Questa Sezione di “Italia Nostra” già nel 1984-1985 ha effettuato, con notevole impegno volontaristico, un primo censimento degli alberi più significativi e dei giardini storici allora presenti in città, nonché nelle località afferenti. Ne è risultata un’ampia schedatura a suo tempo consegnata in copia all’Amministrazione comunale. Andrebbe revisionata ed aggiornata in rapporto alla situazione attuale. Nel 2015 ancora la Sezione albese di “Italia Nostra” ha segnalato al Comune di Alba ed al Corpo Forestale dello Stato oltre 18 esemplari di alberi da ritenere “monumentali”, ubicati nel concentrico cittadino e fuori, in base ai dettami della recente normativa statale (D. M. 23/10/2014). Ora è compito degli Enti locali e nazionali provvedere alle necessarie verifiche ed integrazioni, inserendo pure le piante di notevole pregio osservabili nelle proprietà private, onde pervenire alla documentata registrazione ai sensi di legge.

– Con interesse specifico si apprende che il Comune di Alba «sta valutando se aderire al progetto lanciato dalla Regione Piemonte per creare “boschi urbani”». In effetti si tratta di un progetto regionale, che ha il patrocinio dell’ONU, dell’UNESCO e del Ministero dell’Ambiente, volto a realizzare nuove aree boschive presso i concentrici delle città. In riferimento a tale proposizione (attribuita a Mario Pianesi dell’associazione “Un punto macrobiotico”), va correttamente ricordato che la prima realizzazione effettiva, il “Bosco in città” a Milano, risale al 1974 e si deve alla Sezione milanese di “Italia Nostra”. Si tratta di un’ampia e considerevole estensione di verde pubblico (un’area ex agricola di 35 ettari lungo la via Novara) ancor positivamente gestita dalla stessa Associazione, che ha avuto vari riconoscimenti e che è stata oggetto di un’estesa ricerca commissionata dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste, già pubblicata nel 1984. Questa realizzazione milanese ed alcune esperienze locali di lavoro volontaristico per il verde attuate dalla Sezione di Alba di “Italia Nostra” (a Perno di Monforte, a Tavoleto di Sommariva Perno, il censimento del 1984-1985) sono state illustrate in un’apposita mostra fotografica e documentaria, allestita nell’ottobre 1987 nella chiesa albese di S. Domenico.

– Se si perverrà alla realizzazione di un “bosco urbano” (da localizzare ex novo con specie autoctone oppure integrando considerevolmente un’area preesistente?), se si attueranno con sensibile attenzione il rilevamento e la salvaguardia di tutte le estensioni boschive già presenti nell’hinterland albese (non soltanto per quelle dichiarate tartufigene), nonché la cura del verde pubblico, il patrimonio arboreo di Alba e del suo territorio verrà davvero accresciuto, tutelato a favore dell’ambiente, a beneficio della salute dei cittadini. Anche così si deve ridurre il livello d’inquinamento dell’aria e proteggere il paesaggio, migliorando pure sia la dotazione di quello specifico servizio pubblico, sia il decoro ambientale della città.

 

Il Vice-presidente della Sezione di Alba, Roberto Giretti

 

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