Italia Nostra

Data: 31 Maggio 2017

Quattro castelli e torri nel Cuneese: segnalazione per la Lista Rossa

 Castello di Cortemilia

 

Indirizzo/Località: Cortemilia (Cuneo) – borgo di San Michele

 Tipologia generale: opere difensive e di incastellamento

Tipologia specifica: castello

Configurazione strutturale: il complesso fortificato (di cui rimangono una torre cilindrica, resti delle mura e fabbricati interni) sorge su un’altura a nord del borgo urbano di S. Michele

Epoca di costruzione: le strutture residue sono databili dal XIII/XIV al XVI/XVII secolo

Uso attuale: complesso monumentale vincolato nonostante vari interventi di ripulitura e consolidamento ha bisogno di un consistente intervento di valorizzazione

Condizione giuridica: il complesso sorge su un’altura che è articolata in diversi appezzamenti di proprietà private proprietà privata

Segnalazione: del 29 novembre 2016 – segnalazione della sezione di Alba di Italia Nostra – alba@italianostra.org

Motivazione della scelta: Il complesso fortificato sorge su un’altura che è articolata in diversi appezzamenti di proprietà private. Il perimetro difensivo è ancora parzialmente riscontrabile nei tratti poderosi di murature. Tutto il complesso di strutture più esterne e di fabbricati interni, in pietra a vista, è sormontato dalla duecentesca torre maestra a sezione circolare. Storicamente sono documentati vari assedi, nonché gravi danneggiamenti bellici alle strutture nei secoli XVI e XVII.

L’accesso pedonale è possibile, con cautela, da via delle Donne e da una stradina che sale da via Alfieri verso la collina. Il versante dell’altura del castello verso il borgo urbano di S. Michele è soggetto a notevoli smottamenti. Tutte le residue strutture dello storico complesso son in rovina o necessitano di consolidamenti adeguati. Tra il 2008 e il 2011 , nonché nel 2016, l’area del castello è stata oggetto di interventi di ripulitura e consolidamento parziale di alcune strutture. Contestualmente sono stati effettuati accertamenti archeologici con assistenza della competente Soprintendenza statale.

Lo storico complesso castellano, già illustrato nel “Theatrum Sabaudiae” del 1675,è vincolato ai sensi della normativa nazionale sui beni culturali (ex legge statale n. 1089 del 1939).

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 Castello di Gorzegno

 

Indirizzo/Località:  comune di Gorzegno (Cuneo)

 Tipologia generale: opere difensive e di incastellamento

Tipologia specifica: castello

Configurazione strutturale: il complesso castellano comprende imponenti strutture difensive e residenziali di epoche diverse, nonché la cinquecentesca cappella gentilizia

Epoca di costruzione:  secoli XV e XVI

Uso attuale: stato di abbandono

Condizione giuridica: bene vincolato di proprietà pubblica

Segnalazione: del 27 dicembre 2016 – segnalazione della sezione di Alba di Italia Nostra – alba@italianostra.org

Motivazione della scelta: Il complesso castellano dei marchesi Del Carretto è composto strutture derivanti da successivi miglioramenti dei secoli XV e XVI. Sorge su un’altura prospiciente il fiume Bormida. Il sito è perlopiù di proprietà pubblica. E’ contraddistinto dalla residua torre maestra, dai resti di un loggiato nel settore residenziale, dai ruderi di torri angolari e vani sotterranei.

Il sito è accessibile con molta cautela, ed è possibile  soltanto avvicinarsi alla cappella gentilizia e al perimetro esterno del complesso. La situazione del complesso castellano è oltremodo precaria, allo stato rovinoso, tranne la cinquecentesca cappella gentilizia. La cinquecentesca cappella gentilizia è stata restaurata nel 1997. Il castello, illustrato da E.Gonin nell’”Album delle Castella” del 1849, è vincolato alla normativa statale sui beni culturali(ex legge n. 1089 del 1939). Inoltre, dal 1985 l’altura con il complesso castellano è sottoposta al vincolo della legge n. 431 (“Galasso”).

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 Torre medioevale di Montaldo Roero

 

Indirizzo/Località: Motaldo Roero (Cuneo) località Castello

 Tipologia generale: opera difensiva e di incastellamento

Tipologia specifica: torre

Configurazione strutturale: misura 33mt. di altezza verso valle, per 28mt. dal ripiano superiore

Epoca di costruzione: sec. XIII

Uso attuale: il monumento ha gravi problemi strutturali e di tenuta

Condizione giuridica: proprietà privata

Segnalazione: del 11 agosto 2016 – segnalazione della sezione di Alba di Italia Nostra – alba@italianostra.org

Motivazione della scelta: E’ un bene storico di proprietà privata. Si tratta della residua torre maestra, a base circolare, del perduto castello dei signori locali – “de Montaldo” – feudatari del vescovo di Asti, e successivamente dei signori Roero. La torre misura 33metri di altezza verso valle, per 28metri dal ripiano superiore. Il sito dove ricade la torre è recintato ed è vietato l’accesso.

Nel 2013 è stato effettuato un cerchiaggio del fusto a causa dei problemi strutturali che, si teme, non abbiano risolto le difficoltà legate alla staticità della torre e quindi alla sua conservazione. La torre maestra si ritiene sia stata edificata nella seconda metà del XIII secolo, poi ristrutturata e sopraelevata nel secolo successivo. La struttura è in materiale laterizio a vista. La costruzione è vincolata ai sensi della Legge statale n. 1089 del 1/6/1939, nonché alla susseguente normativa.

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 Torre medioevale Santo Stefano Belbo

 

Indirizzo/Località: Santo Stefano Belbo (Cuneo) località Santa Libera

 Tipologia generale: Opera difensiva e di incastellamento

Tipologia specifica: torre

Configurazione strutturale: la residua torre maestra (in rovina) del castello medioevale è la testimonianza più evidente di un complesso castrense, realizzato per lo più dal XIII al XV secolo in un alto sito collinare, soprastante l’attuale concentrico.

Epoca di costruzione: sec. XIII

Uso attuale: complesso monumentale vincolato in stato di abbandono

Condizione giuridica: di proprietà privata risulta vincolata ai sensi della normativa statale sui beni culturali (ex. Legge n. 1089 del 1939)

Segnalazione: del 6 dicembre 2016 – segnalazione della sezione di Alba di Italia Nostra – alba@italianostra.org

Motivazione della scelta: L’area in cui sorge il rudere della torre medioevale è di proprietà privata. Dalle risultante archeologiche, il sito era abitato sin dal IV secolo. Il complesso castellano, ancor appena riscontrabile, è costituito, oltre che dalla torre maestra a base quadrangolare, da tracce della cinta muraria, di edifici interni e di una vicina sede cultuale. Il castello è stato distrutto nel Seicento.

Essendo di proprietà privata e considerando la grave situazione la struttura non è accessibile. La residua struttura della torre versa in un’accentuata condizione di degrado. Necessita di urgenti interventi di consolidamento e restauro. Fin’ora nessun intervento è stato realizzato per la struttura residua, oltre agli scavi archeologici nel sito attuati dalla competente Soprintendenza Statale nel 1989-1991.

 La storica costruzione ed il sito sono vincolati ai sensi della normativa statale sui beni culturali (ex. Legge n. 1089 del 1939).

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