Si pubblica da una lettera aperta inviata dal Gruppo Interregionale di Italia Nostra per il Parco del Pollino all’On.le Domenico Pappaterra, Presidente Ente Parco del Pollino.
L’associazione ambientalista Wilderness ha inviato recentemente, alla sua attenzione, una lettera per denunciare che, anche all’interno della zona A del Parco del Pollino, precisamente nella valle del fiume Argentino, uno dei corsi d’acqua più suggestivi e preziosi per la biodiversità per la presenza delle lontre, sono iniziati alcuni lavori edili per realizzare dei ponti in cemento armato. Tali lavori rientrerebbero nel progetto di ripristino della sentieristica di montagna.
Italia Nostra del Pollino chiede a Lei, Presidente, cosa si intende per ripristino della sentieristica.
Se cioè si intende conservare e custodire l’habitat naturale migliorandone la fruizione in modo ecosostenibile, attraverso l’uso di legname e di altri materiali non impattanti, oppure se, utilizzando cemento armato ed asfalto, come purtroppo sta avvenendo, si progettano delle strutture più adatte all’autostrada A3 nel tratto che attraversa il Pollino piuttosto che ad un’area protetta ad alta valenza naturalistica.
Le conseguenze in termini di gravissimi danni paesaggistico-ambientali sono più che evidenti.
Per questo motivo, ItaliaNostra chiede se l’Ente Parco intenda concretamente perseguire gli obiettivi di gestione previsti dalla legge 394/91, istitutiva dei Parchi nazionali e delle Aree protette, normativa apprezzata in tutto il mondo civile per le finalità “alte” di conservazione, di tutela della biodiversità ed al contempo di attenzione verso uno sviluppo socio economico e culturale davvero sostenibile per le popolazioni che gravitano nel Parco.
Italia Nostra Gruppo Interregionale del Pollino