Italia Nostra

Data: 7 Settembre 2018

Chiesa e Convento di San Bernandino da Siena a Troia (Foggia): segnalazione per la Lista Rossa

Indirizzo/Località: Viale Kennedy 63  –  Troia (Foggia)

Tipologia generale: edificio di culto

Tipologia specifica: convento

Configurazione strutturale: chiesa e convento inglobata nella struttura del cimitero

Epoca di costruzione: sec. XV

Comprende: convento e annessa chiesa

Uso attuale: il bene non è né accessibile e neanche fruibile in quanto la sua stabilità è seriamente compromessa

Uso storico: il convento e l’annessa chiesa vengono retti dai frati “Zoccolanti” (Minori Osservanti di San Francesco d’Assisi) e incendiati nel 1528 da un soldato francese. La ricostruzione inizia nel 1602 e compiuti nel 1630 sia dal monastero che la chiesa nuova. Ma con le leggi napoleoniche vengono soppressi chiesa e monastero. Nel 1862 il giardino del convento è inglobato nell’attuale cimitero, dov’è già la fossa comune.

Condizione giuridica: proprietà del Ministero dell’Interno, dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Direzione Generale per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto [F.E.C.]

Segnalazione: del 22 agosto 2018 – segnalazione della sezione di Troia di Italia Nostra – troia@italianostra.org

Motivazione della scelta: Costruiti nel 1449, il convento e l’annessa Chiesa di San Bernardino da Siena in Troia vengono retti dai frati “Zoccolanti” (Minori Osservanti di San Francesco d’Assisi) e incendiati nel 1528 da un soldato francese. Per il rinnovato fervore post-tridentino inizia la loro ricostruzione nel 1602. Nicola Beccia nella sua cronistoria di Troia riporta: “In principio dell’anno 1630 con danaro di Nàtolo Lombardo, juniore, e del vescovo Astalli, furono compiuti il monastero e la chiesa nuova di San Berardino”. Ma con le leggi napoleoniche vengono soppressi chiesa e monastero. Nel 1862 il giardino del convento è inglobato nell’attuale cimitero, dov’era collocata già la fossa comune.

La proprietà del complesso è del Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione Direzione generale per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto [F.E.C.] Area 1.

Essendo inglobata nel cimitero, la struttura della chiesa risulta notevolmente rimaneggiata. L’impianto è a navata unica, scandita sui due lati da una serie di tre cappelle per lato inglobate nella struttura perimetrale, delimitate da arcate longitudinali. Il presbiterio è preceduto da un arco trionfale, oggi del tutto assente. Segue una struttura absidale poligonale, introdotta da un ulteriore arco, e ripartita in due ordini. Quello superiore presenta una scansione alternata di nicchie e piedritti, questi ultimi elementi strutturali di una probabile copertura a cupola poligonale. Le coperture infatti sono completamente assenti, crollate o demolite in epoche passate. Tuttavia dagli elementi presenti è possibile dedurre che l’aula della chiesa avesse una copertura voltata a botte scandita da lunette, e che il presbiterio presentasse una volta a crociera come copertura. Sulle volte erano collocate le capriate lignee che reggevano un tavolato ligneo e coppi in copertura. Il prospetto principale ricalca il profilo squadrato dell’aula ed è tripartito verticalmente da un ordine gigante di lesene leggermente aggettanti, chiuse in sommità da una cornice e un cornicione appena pronunciati. La facciata è sormontata da una vela di fattura tardo barocca, caratterizzata da un’apertura circolare al centro. Trasversalmente il prospetto è bipartito da un cornicione orizzontale che individua il piano d’ingresso, con un’unica apertura perfettamente inquadrata tra le due lesene centrali, e quello superiore dove si apre centralmente un finestrone sagomato di chiara fattura tardo barocca. Sulle due pareti laterali della navata unica sono presenti cinque aperture per lato, un tempo finestre dell’aula della chiesa. Sul lato sinistro 4 su 5 sono ancora aperte, mentre una è stata tompagnata. Sul lato destro sono invece tutte tompagnate o rimaneggiate. Il fronte absidale, invece, essendo inglobato nelle strutture cimiteriali presenti, risulta di difficile lettura almeno per la parte esterna. La chiesa è dotata di una torre campanaria, posta sul lato destro a ridosso della zona absidale. La sua struttura è a pianta quadrangolare ed è ripartita in alzato da due elementi di cornice marcapiano. L’ultimo di questi individua la cella campanaria, con quattro bucature sui lati, e chiusa da una cornice leggermente aggettante.

Il bene non è né accessibile e neanche fruibile in quanto la sua stabilità è compromessa seriamente. Inoltre il suo stato di rudere pericolante preclude l’accesso alla visita di alcuni defunti da parte dei congiunti.

 

RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI
Giovanni Guadagno. Tròja, guida alla storia, all’arte, al folklore, alle manifestazioni religiose e culturali, alla cucina. Daunia Studi 1998.

POSSIBILE PROGETTO FINALIZZATO AL RECUPERO
La Chiesa di San Bernardino da Siena potrebbe svolgere le funzioni di chiesa cimiteriale. Si allega il progetto di recupero della Chiesa, oggetto della tesi di laurea dell’Architetto Antonio La Salandra.

 

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