L’associazione Italia Nostra, da sempre sensibile alle sorti della città, nell’imminenza delle elezioni amministrative intende sottoporre ai cinque candidati-sindaco alcune gravi e significative problematiche socio-culturali e ambientali tra le tante che riguardano il capoluogo.
Lungi da ogni intento riduttivo o limitativo, stante l’ampiezza e la complessità dei problemi, sono state individuate dieci tematiche di maggiore rilevanza e attualità afferenti il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico della città.
Italia Nostra chiede quindi ad ogni candidato come intenda affrontare – qualora sia chiamato ad amministrare Brindisi – ciascuno dei dieci specifici temi presi in esame. Ovviamente si richiedono risposte e idee concrete e, auspicabilmente, attuabili con ragionevoli margini di probabilità.
Dieci domande ai candidati a sindaco di Brindisi
- Forte a Mare e Castello Alfonsino: quale destinazione d’uso attribuire in tempi brevi e come pensa si possano difendere dal vandalismo e dal degrado?
- Corsi cittadini: come pensa possano tornare ad essere il centro economico-commerciale di Brindisi? Come pensa di risolvere il problema della congestione del traffico in città?
- Lungomare: cosa pensa delle concessioni a privati di ampie parti della banchina, sottratta in questo modo alla fruizione pubblica?
- Rimorchiatori: qual è la sua posizione rispetto al loro spostamento dal porto interno al porto medio?
- Costa: come, e con quali fondi, pensa di occuparsi della bonifica e riqualificazione del litorale nord?
- Ex Collegio “Tommaseo”: quali iniziative immediate adotterà per un suo recupero e una destinazione d’uso in tempi brevi?
- Chiesa di Santa Maria del Casale: – pregevole esempio di architettura medievale – come pensa di riqualificare l’area antistante il santuario?
- Capannone ex Montecatini: come pensa di renderlo fruibile senza alterarne la struttura originaria? E come ritiene si possa utilizzare l’area di S. Apollinare?
- Energia e paesaggio: cosa pensa della presenza degli impianti eolici e fotovoltaici nel territorio comunale
- Associazioni culturali: quale spazio comunale, inteso come luogo pubblico di aggregazione, ritiene possa essere destinato a loro sede?